Sono passati due anni da quel Sculpture che ci aveva permesso di scoprire Shaam Larein, cantante svedese di origine mediorientale che si muove in quel territorio che possiamo ricondurre alla desolata landa a cavallo tra post-punk e dark doom. Sticka En Kniv I Världen, recentemente pubblicato dalla Svart Records, mantiene inalterato quel senso di opprimente oscurità che caratterizza da sempre il sound della Larein, e che rappresenta senza dubbio uno dei cardini intorno a cui costruisce la sua musica.
Shaam Larein ci regala un album dal grande pathos senza alcun cedimento per tutta la sua durata, pur contemplando momenti di diversa intensità. Segno di buona maturità compositiva e di grande coesione con i musicisti che l’accompagnano in questo suo percorso. L’imprinting del disco è orientato verso un sound accattivante e suadente che attecchisce in modo quasi immediato. C’è, a mio avviso, una componente metal da cui affrancarsi del tutto per poterci poi permettere di gridare alla “next big thing”, ma è solo un dettaglio in un album che è sostanzialmente di buonissima fattura.
La vera peculiarità di Sticka En Kniv I Världen sta nell’ipnotica rincorsa vicendevole delle tre voci femminili che si sovrappongono creando atmosfere dai forti richiami mediorentaleggianti che si caratterizzano per una connotazione “teatrale” affascinante, perfettamente incastonata e contestualizzata nei brani. Aspetto curato con attenzione e che evita che l’album finisca per arricchirsi di troppi elementi tra loro distaccati e ridondanti. sicuramente Shaam Larein rappresenta uno dei nomi a cui guardare nel futuro più prossimo.
(Svart Records, 2022)
1. Sticka En Kniv I Världen
2. Flesh of Gold
3. Beware the Duchess
4. I Have No Face
5. Murderer
6. Caress My Thoughts
7. Leave Me Here To Die
8. Massacre