Karl Pelzmann è un polistrumentista austriaco impegnato su più fronti. Oltre a Deludium Skies ha infatti in piedi altri due progetti molto interessanti su cui puntare, vale a dire Gnaarf (insieme a Guido Spannocchi e Charlotte Keeffe che ritroviamo anche qui nei Deludium Skies) e Black (W)hole (dove si occupa di tutto da solo). Ma non è finita qui: nel tempo che gli resta gestisce anche la Xtelyon Records, l’etichetta con cui pubblica tutti i suoi lavori, che si prefigge lo scopo di riunire sotto un’unica bandiera il caos generato da tutte le sue attività.
Il percorso artistico di Pelzmann guarda alla sperimentazione attraverso l’improvvisazione, cercando di staccarsi dalla “forma canzone” convenzionalmente riconosciuta. In questa sua recente avventura con Deludium Skies, la prima con Trepanation Recordings, avvalendosi della collaborazione di Iker Garmendia al flauto traverso, di Charlotte Keeffe alla tromba e di Guido Spannocchi al sax, è riuscito a realizzare un album deviante che riesce a mettere insieme drone, psichedelia, industrial e free jazz. Il tutto potrebbe anche suonare decisamente ostico, soprattutto se approcciato come siamo soliti fare, in modo superficiale, e cioè contestualizzandolo in un mondo musicale che guarda ai “generi” come pilastri dell’ascolto e della comprensione. È proprio qui che si colloca Ichor, in quel limbo dove non esistono cliché, non esistono classificazioni di sorta, e tutto è libero di esprimersi secondo natura. Siamo umanamente portati a guardare con distacco tutto quello che solitamente non riusciamo a capire in modo immediato. Errore che ci portiamo dietro non solo in ambito musicale, e che abbiamo la possibilità di correggere, mutando il nostro approccio, allargandolo ad una visione che tenga conto di una moltitudine di punti di vista, uscendo dalla nostra comfort zone e mettendoci in discussione.
Al netto di tutto questo, Ichor è un disco sicuramente inquietante, assemblato con coraggio e disprezzo del giudizio e dell’apprezzamento altrui, totalmente indifferente ai trend commerciali. Una scelta atipica, un caleidoscopio di avanguardia sonora che stravolge la quotidianità e tutte le comode e placide certezze di cui siamo soliti cibarci. In una parola surrealista.
(Trepanation Recordings, 2023)
1. Trias (Part One)
2. Initiation
3. Unveiled
4. Deliverance
5. Trias (Part Two)
6. Reflection
7. Rapture
8. Percht
9. Trias (Part Three)
10. Bonfire
11. Tides
12. Expulsion