Questi ragazzi si danno sempre più da fare ed è la seconda volta che si presentano in compagnia di ospiti, di un certo riguardo oltretutto. Sì è un ep, ma non per questo no vale la pena scriverne due righe.
Questo breve ep, della durata ridotta di una decina di minuti mostra una band in costante evoluzione, chi li ha conosciuti e seguiti (tra cui l’autore di questo pezzo) fin da L’Orizzonte Degli Eventi ha subito chiaro che i Solaris stanno cambiando, è naturale che il songwriting è sempre lo stesso, sono pur sempre i Solaris ed è così che li vogliamo, ci si è innamorati di loro proprio per questa loro natura amara che traspira fortemente da quello che scrivono e da come lo fanno. Questo giro hanno il supporto di quattro personalità dal peso importante, abbiamo Bruno Dorella (Bachi Da Pietra), Xabier Iriondo (Afterhours), Christian Biscaro (Marnero) e Michele Alessandri (Sandri). Ora, se già i Solaris da soli sono una forza travolgente, con questa combo quello che ne viene fuori è semplicemente completo. In due brani perfettamente equilibrati e rafforzati da una potenza d’impatto completamente rinnovata, questo ep riesce a scagliare addosso all’ascoltatore tutte le sfumature degli stati d’animo che gravano sui testi, in particolare in “Preda” pezzo che apre l’ascolto e che potrebbe benissimo essere considerato il diamante raffinato e di maggior valore in questo dittico, non che “Germanio” non regga il confronto, si capisce, è un pezzone anch’esso ma “Preda”… è un altro pianeta.
Per chiudere, Abbiamo Una Legge E Per Questa Legge Deve Morire è un altro importantissimo capitolo della musica underground romagnola, uno di quelli che non ti aspetti. I Solaris sono partiti in un modo e stanno procedendo in un altro, ogni loro release è come una muta, una metamorfosi. Hanno attraversato le fasi dell’uovo, della larva, la pupa e la crisalide. un passo alla volta si stanno avvicinando alla magnificenza della Attacus Atlas.
(Bronson Recordings, 2023)
1.Preda
2.Germanio