Reminiscence è il full di debutto di Ellereve, all’anagrafe Elisa Giulia Teschner, tedesca accasatisi presso l’altrettanto tedesca Eisenwald: un’etichetta in genere garanzia di prodotti di qualità, interessanti e coinvolgenti. La Nostra cerca di seguire le orme delle varie A.A. Williams, Chelsea Wolfe e Emma Ruth Rundle, con una miscela di cantautorato intimo innervato di elettronica trip-hop e parentesi un po’ più robuste, che non disdegna di tanto in tanto anche fughe nel dolce mare del post-rock più malinconico (certe chitarre ricordano addirittura gli Explosions in the Sky!).
C’è un problema di fondo nella proposta di Ellereve, che per quanto buona ed onesta sia manca di due aspetti fondamentali: personalità e quelle piccole intuizioni melodiche utili a imprimere nella mente di chi ascolta un dato pezzo. Le canzoni scorrono via placide e piacevoli, va riconosciuto, ma non lasciano il segno, fondandosi per lo più sulle indubbie doti canore della Teschner, la quale mette in risalto una voce setosa ma che sa essere allo stesso tempo anche potente e cristallina. Prendiamo il quarto brano, “Levitate”, dotato di una struttura chiaramente votata ad un’esplosione sonora a coronamento di un bel crescendo: deflagrazione che di fatto manca, la marea aumenta, le onde si fanno via via più corpose ma il tutto si perde in un nulla di fatto. Quanto detto non deve lasciare intendere che Reminiscence sia da buttare, tutt’altro: “The Empty Chair” è un pezzo notevole, che funziona perfettamente come dovrebbe, che esplode, finalmente, con una grazia ed una potenza che potremmo trovare in un’ipotetica jam session tra gli Esben and the Witch più intimi e delicati e gli Anathema periodo A Natural Disaster. Buona anche “Somewhere”, dall’approccio più rock-oriented, e la conclusiva “But Nowhere”, ciclica nell’iniziare e terminare con una placida malinconia che fa da contorno ad una parte centrale più energica e coinvolgente.
A metà tra l’alternative rock, il trip-hop, il post-rock e il cupo ed intimo cantautorato femminile, Reminiscence è un buon primo banco di prova per Ellereve, la quale dimostra di avere valide frecce al suo arco, ma manca di precisione nel centrare il bersaglio finale. Gli ingredienti ci sono tutti e la miscela è pronta ad esplodere, manca solo la scintilla finale che la Nostra non è stata in grado di fornire se non in qualche caso. Si tratta però di un nome da tenere assolutamente d’occhio: un’aggiustatina qui e là e il prossimo disco potrebbe essere quello della svolta per Elisa Giulia Teschner.
(Eisenwald Records, 2023)
1. Gossamer Wings
2. In Infinite Light
3. Cosmos
4. Levitate
5. I Am Enough
6. The Empty Chair
7. Oblivion
8. Somewhere
9. But Nowhere