I Mushroom Giant sono un progetto sperimentale australiano; il loro percorso cinematografico e sofisticato nasce da una forte passione verso il genere progressive, con numerose e influenti sonorità ambient. Il tutto racchiude un bagaglio intenso e maturo di ritmiche e atmosfere cupe. Il gruppo nasce nel 2002 a Melbourne, con un caloroso e riflessivo impatto sonoro, che si esprime al meglio viaggiando in mondi nascosti, su tematiche lunghe ed elaborate. Con il debutto in studio di Rails nel 2003, la band avvia un meccanismo solido e graffiante, creando delle vere e proprie opere d’arte sognanti. In questo nuovo album In a Forest, distribuito dalla sensazionale etichetta Bird’s Robe, il cammino dei Nostri si tinge di post-rock con un tiro prettamente strumentale e un elaborato tappeto di suoni irregolari e coinvolgenti.
La traccia d’apertura “Owls” è il primo singolo di lancio e avvia un insieme di arpeggi lunari e pesanti, incastrando la lunga durata del brano in un tiro oscuro. La sessione ritmica della canzone poi inizia a sviluppare un passaggio sognante, per narrare una storia incisiva e rocciosa, dando alla luce un brano potente e importante, che sul tocco finale rallenta la sua corsa. Segue il vortice soffuso di “Vestige” con un giro di chitarra giocoso, che a piccoli passi stravolge il suo sound grazie alla tempistica di spessore della batteria, fino a chiudersi in un sospiro lussuoso di un assolo tecnico. “Earthrise” invece inizia con un tempo più lento della batteria, sopra una vibrazione intensa e accogliente. Man mano poi la traccia aumenta di livello, con una melodia ricercata e personale che dà quel tocco di malinconia stupendo e un bridge delle chitarre immenso e ben strutturato. La metà del disco abbraccia la camaleontica “Aire River Rapids”, uno dei brani più spediti e martellanti di questo lavoro, che nonostante la sua breve durata lascia il segno con una batteria granitica e dinamica. “Mountain Ash” continua con la sua energia frenetica e una distorsione di stampo post-metal; qui la composizione prende una piega diversa inoltrando l’ascolto in qualcosa di furioso, che si infrange in una struttura storta e caotica. I numerosi assoli di chitarra, infine, danno un valore complesso e fuori dal tempo a questa eccellente canzone. Prima di chiudere ci soffermiamo sul morbido orizzonte in “And the Earthly Remains”, che crea una sperimentazione leggera e di nicchia, esplorando un viaggio cosmico e nell’attimo finale accelera in una sfumatura profonda. La fine viene affidata a “The Green Expanse” con i suoi effetti emozionanti, che disegnano un’idea significativa ricca di spunti culturali e parabole raffinate.
In a Forest è un album senza dubbio attento e ipnotico, dove la band mette in risalto le proprie qualità magistrali per una coinvolgente escursione oltre lo spazio visivo e temporale.
(Bird’s Robe, 2023)
1. Owls
2. Vestige
3. Earthrise
4. Aire River Rapids
5. Mountain Ash
6. And the Earthly Remains
7. The Green Expanse