Tundra è il terzo album per Jord, ex progetto solista di Jörgen Ström e solo recentemente divenuta una band a tutti gli effetti. Gli svedesi si cimentano in un black metal melodico e fortemente atmosferico il cui obiettivo è quello di rendere in musica la connessione con la natura e il folklore natio. Nulla di così innovativo dunque, ciò nonostante la musica proposta del trio, sebbene non riesca del tutto a liberarsi di un vago alone di “già sentito”, scorre via tutto sommato piacevole e accattivante.
Le sette tracce che compongono Tundra vanno a lambire territori musicali cari al post-black metal, al black atmosferico, al gothic e al folk, con richiami, tra gli altri, ad Amorphis, Enslaved, Alcest e Saturnus. C’è, va riconosciuto, una gran cura per le melodie orecchiabili ed avvolgenti che beneficiano di assoli di chitarra malinconici e sognanti e di inserti di tastiere algidi e dal sapore vagamente gothic. Una ricetta tipicamente nordica quella proposta dagli Jord, già sperimentata con successo da tante band provenienti dalla Scandinavia: in questo senso abbiamo scomodato i vari Amorphis, Enslaved e Saturnus, l’amore per la melodia di questi gruppi unito ad un tocco nostalgico tipicamente nordico è qualcosa di immediatamente riconoscibile e coinvolgente. Allo stesso tempo abbiamo tirato in ballo anche Alcest e la scena post-black metal: è evidente come Tundra viva di accelerazioni e di digressioni sognanti e romantiche care ai francesi e in generale a quella parte più eterea del sopra citato filone.
Ognuno dei sette pezzi che compongono il lavoro ha una propria linea ben definita che lo fa apprezzare e lo rende piacevole all’ascolto, con un sottile gioco di rimandi e di citazioni ben giostrato dagli Jord, i quali come detto suonano “già sentiti” in maniera non disturbante, e alla fine portano a casa un risultato assolutamente positivo. Non siamo di fronte ad un disco che resterà nella storia della musica, ma questi ragazzi svolgono comunque il compito in maniera assai valida, risultando puliti, onesti, precisi e alla fine piacevoli. Promossi quindi, con margini di ulteriore miglioramento auspicabili visti i mezzi e le capacità del gruppo.
(Hammerheart Records, 2023)
1. Mara
2. Själens Död
3. The Fall
4. Vilddjurets Hjärta
5. Snöffödd
6. Kyla
7. Tundra