“Pensiamo da sempre che la musica strumentale per avere un vero e proprio potere comunicativo abbia bisogno di un immaginario, di un luogo dove dar forma ai pensieri.” Così recitano le note di apertura del press kit di Sedimentale, album di debutto dei Dievel. Nel mio di immaginario, una dichiarazione di intenti di questo tipo non può non ricondurre ai lidi cari a Pupi Avati e al suo mondo fatto di mistero, crudeltà e rimandi ancestrali. Mi piace pensare a un connubio ideologico tra le atmosfere dei suoi libri/film e l’album dei Dievel. È la pianura, “la bassa”, il collante che mi spinge in quella direzione. Una pianura fatta di oscurità, in cui un album come Sedimentale trova la sua ideale collocazione. “La pianura ti espone ad un vuoto, non puoi poggiare lo sguardo. Altri luoghi ti prendono a schiaffi, la pianura si insinua. Per animi in movimento come i nostri, esposti a questa immobilità, nasce una insofferenza implacabile.“
I Dievel nascono una manciata di anni fa dall’incontro di membri di End of a Season, The Death of Anna Karina e Ornaments, e da subito intraprendono il loro percorso, in cerca di quelle soluzioni che possano rendere reale il rapporto con il vuoto che li circonda. Ovvio, visto il CV dei membri, che la loro finisca per essere una proposta matura, mirata e coinvolgente. L’inevitabile punto di arrivo che sancisce l’unità di intenti di musicisti che hanno scritto pagine importanti in ambito underground negli ultimi vent’anni.
Il disco, pur se strumentale, parla chiaramente e racconta un rapporto fatto di amore e odio verso un ambiente totalizzante, una dicotomia da cui non è possibile emanciparsi, figlia di un rapporto che loro stessi descrivono come “lento, perpetuo e inarrestabile”. Esattamente come l’album che hanno realizzato. Un album per certi versi monolitico, intenso, mastodontico, tellurico, oscuro, tenebroso, didascalico, in cui il bianco e nero la fa da padrone, dove non c’è spazio per niente altro che non sia presagio di un’oscurità calante che avvolge minacciosamente. La colonna sonora del Gotico Padano di avatiana creazione.
(Overdrive Records, Shove Records, The Fucking Clinica, 2023)
1. Mantichora
2. Vipra
3. Weil
4. Decade
5. Alluvionale
6. Silt
7. Detriti
8. Microchimerismo