Tornano i TVINNA dopo il loro One – In The Dark del 2021, il primo della tetralogia che hanno annunciato, e lo fanno ora nel 2024 con Two – Wings of Ember, uscito a fine febbraio per Norse Music. Concettualmente l’architettura messa in piedi dalla band è chiarissima: quattro sono gli elementi fondamentali e quattro le fasi della vita. Tutto il resto è musica, e di ottima qualità. Se con il loro debutto i TVINNA avevano guardato all’acqua, con questo secondo episodio si rifanno al fuoco, così come dalla nascita si passa, oggi, alla giovinezza.
Membri di Faun e Eluveite per un album di grande atmosfera, toccante e intimista, ma anche oscuro e misterioso, in cui le dinamiche legate alla ritmica la fanno da padrone insieme alla cura per le liriche, armoniose, dirette, malinconiche, ma trascinanti, fatte di crescendo e richiami ancestrali alle tradizioni nordiche. Two – Wings of Ember è un disco che guarda sì alla tradizione, ma che non nasconde di puntare in alto, con un cura minuziosa dei dettagli sotto ogni aspetto, in modo da riuscire ad ampliare la schiera degli ascoltatori. Tentativo che appare tanto chiaro quanto riuscito, con la scelta di mischiare le carte creando un mix tra ambientazioni sonore “classiche” e declinazioni “contemporanee”, che finisce per accontentare tutti, tranne, forse, chi sperava di trovarsi tra le mani un lavoro meno “costruito”. Non fraintendetemi però. Non si tratta di un album da archiviare alla voce “incompiuti”, tutt’altro, l’album ha una sua dignità e mostra una band in gradi di aprire il proprio pensiero come poche altre. Ma questo che è da loro punto di vista un dettaglio fondamentale in ambito qualitativo, è al tempo stesso il loro tallone di Achille.
Two – Wings of Ember è un disco che si lascia ascoltare con grande facilità proprio per questa sua capacità di attrazione e immedesimazione quasi istantanea, però alla lunga finisce per lasciare l’amaro in bocca proprio a causa di questa sua direzione non chiarissima. È ovvio che si tratta comunque di gente che con lo strumento in mano sa perfettamente come districarsi, questo non va dimenticato, ma il dubbio che abbiano fatto esattamente un qualcosa che possa andare a soddisfare chiunque, in modo da farsi accettare e compiacere da tutti, resta. Al netto di tutto questo l’album è un ottimo mix tra dark folk ed elettronica, con un tocco di elegante synth wave molto ben suonato, pulito al punto giusto, a suo modo graffiante, in cui gli strumenti “tradizionali” si mescolano alla tecnologia contemporanea, creando un sound che spazia ovunque senza però colpire davvero a fondo. Un album che si lascia ascoltare tutto di un fiato, senza interruzioni, e quindi impeccabilmente pensato e realizzato, ma che non scalda come avrebbe potuto.
(Norse Music, 2024)
1. Nénuphar
2. Dawn Of Mine
3. Louga (feat. Fabienne Erni)
4. Irwahhên
5. Arma
6. Wings Of Ember
7. Somnia
8. Two Staves
9. Fortress
10. The Fall
11. Der Weg