Gli Olamot sono una band death metal italiana di piuttosto recente nascita, formatasi intorno a primi del 2021 a Perugia, anno in cui hanno pubblicato anche il loro primo EP, per poi approdare in questi primi mesi del 2024 alla release del full-length d’esordio intitolato Path Of Divinity.
Appena tuffati all’interno di quest’opera troveremo “Eternal Sorrow”, intro completamente strumentale caratterizzata da ritmiche piuttosto pacate e sognanti che pian piano vireranno verso coordinate maggiormente epiche ed oscure con il climax raggiunto nell’ultimo minuto del brano; segue “Everlasting Chains Of Darkness” che riesce immediatamente a catturare l’attenzione dell’ascoltatore grazie ai suoi riff affilati e ad up-tempo incalzanti, dando vita ad un death metal monolitico costruito su stilemi piuttosto classici ma al contempo “benedetto” da un sound ed una produzione moderna, sul finale faranno la comparsa alcuni break massicci assieme a scream ferali in grado di rendere più accattivante la resa complessiva. Giunti a “Where Chaos Reigns” troveremo un pezzo maggiormente cadenzato a tratti epico che si ispira alle ultime opere degli Immolation, costruendo ottime trame tra chitarra e basso a cui si unisce un drumming fresco e variegato; il risultato finale risulta agile e poderoso grazie anche al sapiente utilizzo dei cambi di tempo. La successiva “Soul Harvest” investirà l’ascoltatore con la sua piaggia di blast beat, prediligendo ritmiche incalzanti seguite da alcuni rallentamenti groovy e mid-tempo stentorei, che nel loro complesso esaltano la resa del pezzo. Giunti alla conclusione del disco troveremo “All Seeing Eye”, brano dal taglio old-school dotato di un assolo di chitarra piuttosto lungo e ficcante, ove ritorneranno prepotentemente le melodie oscure dell’intro, che faranno da contraltare ad alcuni breakdown spezzacollo e ad incursioni che sconfinano in territori brutal-death metal, irrobustendo questa ode al metallo mortifero.
Che dire, è sempre un piacere veder nascere nuove realtà extreme metal, soprattutto quando di tratta di band ispirate in grado di sfoderare attitudine, tecnica e qualità, tutti elementi riscontrabili negli Olamot e nel loro album di debutto; in attesa di vederli live non mi resta che consigliare l’ascolto del disco ricordando l’importanza di supportare la scena metal e gli eventi ad essa legati nel nostro Bel Paese.
(Lethal Scissor, 2024)
1. Eternal Sorrow
2. Everlasting Chains Of Darkness
3. Human Cloning Facilities
4. Where Chaos Reigns
5. Behold The Highest Throne
6. Adrenochrome
7. Soul Harvest
8. Luciferic Allegiance
9. All Seeing Eye