Dall’unione tra il duo composto da Andrea Merolle (voce, chitarra) e Andrea Sperduti (batteria) con la soprano lirica Barbara Margani nel 2020 prendono vita i Modern Stars. La formazione romana si caratterizza sin da subito per l’idea di muoversi in territori sonori di ricerca che sposino tutto quel mondo che facciamo coincidere con le dissonanze di stampo psichedelico. Dopo Silver Needles (2020), Psychindustrial (2021) e Space Trips For The Masses (2022) abbiamo oggi tra le mani il loro ultimo album, Termination.
Concepito intorno al rapporto tra uomo e macchina, ed, in particolare, su quelle che potranno essere le interazioni tra gli esseri umani e l’intelligenza artificiale nel futuro più prossimo, che forse è già domani, il disco ci porta a riflettere sulle nostre scelte future. Riusciremo a emanciparci dalle macchine oppure, guardandoci finalmente dentro, torneremo a riscoprire la nostra anima meno razionale? Noi, da par nostro siamo solo in grado di dirvi che l’album affascina per il suo saper essere oscuro e disturbante, ma anche libero da cliché.
Il lavoro prosegue sulla falsa riga della sperimentazione psichedelica di Space Trips For The Masses, allargando però l’orizzonte sonoro, pur mantenendo un legame sostanziale con il sound della band, costantemente a cavallo tra la corpose dissonanze e le divagazioni “spaziali”. Opprimente ma senza mai essere realmente soffocante, Termination è ricco di sfumature che lo rendono interessante anche, e soprattutto, per tutti coloro che ancora non hanno fatto la conoscenza con la band. Retto da scelte stilistiche e arrangiamenti intelligenti che puntano alla sobrietà e alla comunicabilità dei propri concetti, l’album riesce a coniugare con eleganza il suo lato ipnotico con quello più martellante, con il risultato che non ci si annoia praticamente mai.
(Clostridium Record, Little Cloud Records, Sister 9 Recordings, 2024)
1. If/Then
2. Nowhere
3. Confession
4. Bartleby
5. Organization
6. Be Pure
7. Coming Down