Tra le band più in crescita di questo periodo storico, se guardiamo l’estesa scena doom americana, non si possono tralasciare i Temple Of The Fuzz Witch. Totalmente devoti al culto del riff e dei ritmi cadenzati, questi tre ragazzotti di Detroit non sono passati inosservati all’interno della scena underground americana, collezionando buoni feedback riguardo i full pubblicati precedentemente, ovvero l’omonimo e Red Tide (uscito nel 2020). Forse complice la pandemia, forse altri fattori, i Temple Of The Fuzz Witch riescono allo scoperto solo nel 2024, svegliandosi da un letargo durato anche troppo, con Apotheosis.
“A Call To Prey” chiarisce subito l’andazzo del disco: poderoso e solenne. Il sound dei Temple Of The Fuzz Witch appare molto maturato rispetto alle pubblicazioni precedenti, portando ad un livello davvero notevole le dissonanze tra le melodie e massicci riff, tra scream e voce pulita. La componente black, maligna e tagliente del loro suono è sempre meno marginale infatti, dando a tutte le canzoni un’atmosfera decisamente sulfurea. Se volete una panoramica completa, nel secondo pezzo “Wight” si può ammirare benissimo il contrasto sopra citato, in quanto sono presenti un po’ tutte le componenti della proposta degli americani. Viene da pensare che il titolo dell’album non sia casuale, in quanto il lavoro che ci troviamo tra le mani potrebbe rappresentare l’apoteosi del doom targato Temple Of The Fuzz Witch, o comunque sia il momento più ispirato della loro discografia finora. Sicuramente il più vario: non si può non rimanere spiazzati dal suo spirito cangiante, che va dallo stoner squisitamente catchy di “Bow Down” ai ritmi più sabbathiani di “Cursed”.
Come dice la band stessa, questo disco è “bigger, heavier, and darker” di tutto quello pubblicato fino ad adesso. Le attese direi che non sono per niente state disattese, dando una conferma importante sulla salute della band e sulla voglia di progredire e sperimentare. Godetevi quindi questo Apotheosis; Noah Bruner e soci hanno dato alla luce un lavoro davvero maturo e fresco (sembra strano dirlo per un disco stoner/doom, ma è così…) che potrebbe soddisfare molti di voi.
(Ripple Music, 2024)
1. A Call To Prey
2. Wight
3. Nephilim
4. Bow Down
5. Sanguine
6. Cursed
7. Raze
8. Apostate
9. Ashes