Si sa poco dei canadesi Ulvik, e anche le produzioni finora disponibili del duo non aiutano a capire cosa aspettarsi da questo Last Rites | Dire Omens. Si oscilla continuamente tra il folk apocalittico e il black metal atmosferico, con forse una predominanza di questo ultimo genere, ma ognuno dei nove brani disponibili fa storia a sé, anche se il livello qualitativo ed emotivo si mantiene mediamente alto.
Ascoltando l’ultima fatica del duo Jade Fadel – George Allen ci sono venuti in mente in prima battuta i Downfall of Nur e i Wayfarer: i primi per certe progressioni cupe e spiraliformi, i secondi per alcune digressioni più marcatamente folk o alcune aperture che abbiamo avuto il piacere di assaporare proprio con la band del Colorado. Emerge però, forte, un senso di tragica spiritualità, di misticismo disperato e dannato, da “sermone per la fine del mondo” parafrasando un po’ le parole del promo sheet, che si traduce in paesaggi immaginifici che ci trasportano direttamente in pellicole come La strada, The VVitch, 28 giorni dopo, o nelle tele musicali dipinte con sublime maestria dai Godspeed You! Black Emperor in quel capolavoro arido che risponde al nome di F♯ A♯ ∞. Più che cercare riferimenti musicali in un gruppo piuttosto che in un altro la vera potenza di Last Rites | Dire Omens, e di fatto la chiave di volta per comprendere appieno il lavoro, risiede nella capacità degli Ulvik di innalzare attorno all’ascoltatore una densa e cupa cortina di nebbia in grado di isolare e trascinare in un mondo senza tempo, dominato da oscure e ancestrali paure di una fine improvvisa ed imminente. In questo senso il duo lavora in maniera non tanto diversa a quella di certe band Cascadian (con il quale i Nostri condividono le origini geografiche) come Sadhaka, Fauna o With The End In Mind: non tanto da un punto di vista prettamente musicale, quanto semmai in un modo quasi sciamanico di fare musica, che arriva prima al cuore bypassando in prima battuta le orecchie.
Il disco affascina, turba, inquieta, eppure piace e colpisce, magari non da subito ma state pur certi che se gli date il giusto tempo, e lo ascoltate con la giusta predisposizione mentale, arriverà subdolamente al vostro cuore.
(Avantgarde Music, 2024)
1. Through False Dust
2. Life & Death Are One, As The River & Sea
3. Woven Into Threads
4. Sown On Earth
5. So Passes Earthly Glory
6. Glass & Scythe
7. Endless Pines
8. The Pallid Mask
9. Yesterday & Years Ago