Il nuovo lavoro a nome Insect Ark porta cambiamenti piuttosto importanti in seno alla band. Dana Schechter, trasferitasi a Berlino, città che lei definisce vibrante e perfetta come luogo per collaborazioni, amplia la line-up del suo progetto, aggiungendo dietro alle pelli Tim Wyskida (Blind Idiot God, Khanate) anche lui trasferitosi nella capitale tedesca. Oltre all’aggiunta di una sezione ritmica stabile, con la pubblicazione di Raw Blood Singing il progetto vedrà per la prima volta l’uso di parti cantate che aggiungono un valore incredibile al disco.
L’incipit colmo di paranoia di “Birth of a Black Diamond” esplode nella funerea “The Frozen Lake”, dove un basso monolitico e synth inquietanti la fanno da padrone. L’approccio intimista delle vocals non tarda ad arrivare: Dana pare prendere il proprio cuore in mano e mostrarlo agli ascoltatori. Un mantra che prende dal goth e dal doom le lezioni migliori piegandole alla sua fortissima personalità. Paesaggi desolati vengono tratteggiati da chitarre essenziali e da un drumming ispirato; personalmente è il brano che mi ha più colpito. La drammaticità di “Youth Body Swayed” è palpabile: un incedere lento e solenne accompagna le declamazioni della Nostra che sopra un tappeto di pianoforte ossessivo e layer di synth pare cercare una salvazione che tarda ad arrivare. Di nuovo la paranoia prende il sopravvento dalla seguente “Cleaven Hearted”; echi industrial che paiono usciti dai deliri autodistruttivi del migliore Trent Reznor rendono questo brano la colonna sonora perfetta per una silenziosa apocalisse. Difficile parlare di genere di appartenenza per questo lavoro, echi di scorie goth si possono percepire nel cantato di “The Hands” e la dura pesantezza ritmica del doom in “Inverted Whirlpool”, il tutto miscelato in maniera estremamente personale. Dal punto di vista della produzione il lavoro di Colin Marston (dietro ai synth del brano “Inverted Whirlpool”) è assolutamente esaltante. Pesantezza e definizione dei suoni è perfettamente equilibrata come lo è il mastering di James Plotkin.
Di difficile inquadramento Raw Blood Singing è un decisivo passo avanti per il progetto che non possiamo fare altro che consigliare a tutti i nostri lettori. Sicuramente tra gli album dell’anno.
(Debemur Morti Productions, 2024)
1. Birth of a Black Diamond
2. The Frozen Lake
3. Youth Body Swayed
4. Cleaven Hearted
5. The Hands
6. Psychological Jackal
7. Inverted Whirlpool
8. Ascension