I Severe Torture sono una storica band death metal olandese sulla piazza da più di vent’anni, da sempre dedita con grande passione al metallo mortifero; tuttavia, nonostante qualche tour di spalla a formazioni piuttosto blasonate, non erano mai riusciti ad emergere completamente dall’undeground, complice anche una certa intermittenza nelle pubblicazioni dei vari dischi, infatti il loro ultimo album intitolato Slaughtered aveva visto la luce ben quattordici anni fa. Fortunatamente il lungo periodo di silenzio non ha indebolito il combo olandese, anzi pare che i Nostri abbiano trovato nuova linfa vitale da infondere al loro sound: ecco quindi arrivare come un fulmine a ciel sereno la loro ultima fatica intitolata Torn from the Jaws of Death, uscita sotto l’egida dell’ottima Season of Mist.
Appena iniziato l’ascolto verremo accolti da “The Death Of Everything”, che mette subito in evidenza l’esperienza e l’attitudine maturate in tanti anni di attività con i suoi riff feroci, up tempo terremotanti ed un incedere piuttosto incalzante, il tutto completato da un ritornello tanto semplice quanto efficace, in grado di aumentare lo fruibilità del brano. Arrivati a “Hogtied In Rope” troveremo un pezzo quadratissimo che unisce riff cadenzati ad un tappeto di blast beat, avanzando con la pesantezza di uno schiacciasassi e strizzando l’occhio allo stile dei Cannibal Corpse. Giunti a metà del disco i Nostri passeranno ad un sound più dinamico con alcune influenze prese dal brutal-death europeo: troveremo infatti “Putrid Remains” che, pur caricando a testa bassa e non rinunciando alla ferocia tipica del metallo mortifero, metterà in capo alcuni cambi di tempo ben calibrati ed un pizzico di melodie fuse con la struttura portante della canzone, ricordando soluzione care ai Mass Infection. Il suono si fa mano mano più maligno ed energico, culminando nella doppietta conclusiva composta da “Those Who Wished Me Dead”, che grazie al suo taglio old school e alle influenze à la Vital Remains risulta decisamente accattivante e dalla successiva “Tear All The Flesh Off The Earth”, che prosegue sulle stesse coordinante optando per un approccio più solenne e un riffing dinamico completato da un giro di chitarre che sfuma gradualmente in un fade out di chiusura.
Quello dei Severe Torture è stato un piacevolissimo ritorno, nonostante i lunghi anni di assenza dalle scene non hanno minimamente perso la verve, dando alle stampe un album solido e ben confezionato; l’unica pecca riscontrabile in Torn from the Jaws of Death è la mancanza di quel qualcosa in più all’interno del songwriting che permetterebbe loro di abbandonare finalmente l’underground facendo il salto di qualità.
(Season of Mist, 2024)
1. The Death Of Everything
2. Marked By Blood And Darkness
3. Hogtied in Rope
4. Torn From The Jaws Of Death
5. Christ Immersion
6. Putrid Remains
7. The Pinnacle Of Suffering
8. Through Pain And Emptiness
9. Those Who Wished Me Dead
10. Tear All The Flesh Off The Earth