Andando ai concerti talvolta si commette l’errore di sottovalutare le band in apertura per concentrarsi esclusivamente sul gruppo “principale”. Per mia fortuna a dicembre scorso, in occasione del live di A.A. Williams, la curiosità mi ha spinto a godermi anche l’opening act, e sono stato ampiamente ripagato.
La catalana Lys Morke, al secolo Irene Talló, ha dato alle stampe a luglio scorso il proprio EP di debutto dal titolo Knife Therapy, ma molti dei brani che lo compongono erano già stati testati in sede live, anche in occasione di suddetto evento. La proposta della cantautrice rientrava perfettamente nel mood del concerto: un mix di drone, cupa elettronica, riverberi dal sapore dream pop e una bellissima voce, oggetto di sperimentazioni continue da parte dell’Artista, che nei vari pezzi va a modularla e distorcerla per meglio adattarsi alle atmosfere proposte nei singoli brani. Oltre alla stessa A.A. Williams sicuramente può ricordare anche Chelsea Wolfe, ma la Nostra sembra avere dalla sua una più spiccata voglia di saltare continuamente da un genere all’altro, di osare, e in sede live ce l’ha fatta apprezzare ancora di più. Fortuna che anche su disco Lys Morke è riuscita a trasportare perfettamente quanto realizzato in sede live, e chiunque abbia avuto modo di sentirla dal vivo potrà confermare questo aspetto. Knife Therapy si apre con le cupe pulsazioni di “Fleeting Feeling”, canzone che mette subito in chiaro la poetica musicale della Talló, con un cupo riverbero che si propaga per tutto il pezzo, crescendo piano piano in forza ed intensità. “Nothing Means Anything Anymore” esplora invece il lato più intimo e “dreamish” della cantante, prima di gettarsi nuovamente nell’oscura e gotica “Wrong Places”. “Affection” vira quasi più dalle parti dei The Gathering più trip-hop, corrente questa molto cara a Lys Morke, così come l’industrial fuso all’EBM : la confluenza e commistione dei vari stili viene gestita con maestria dall’Artista, creando un qualcosa di eterogeneo ma perfettamente coeso. La chiusura è affidata a “Scolopendra”, brano dall’incedere quasi più tribale e dalle ritmiche più sostenute, che abbandona i versanti dream-pop e drone per abbracciare tout court un’elettronica più sincopata e coinvolgente.
Knife Therapy è un gran bel debutto che mette in luce le ottime capacità di un’Artista assolutamente da tenere d’occhio: ci auguriamo quindi che i prossimi lavori di Irene Talló possano mantenere la qualità vivacità compositiva messe in risalto con questo EP.
(Artoffact Records, 2024)
1. Fleeting Feeling
2. Nothing Means Anything Anymore
3. Wrong Places
4. Affection
5. Scolopendra