Non è facile assumersi il compito di intessere un discorso di musica quando si tratta di questo duo italico, Ayn & Marlen Und Marlen, nemmeno se si è già provato ad entrarci in confidenza con il precedente lavoro From The Floor Below. No, questo non mi garantisce una comprensione immediata, certo che lasciandosi spingere dal fluire dei suoni e dalle sensazioni diventa tutto più chiaro e semplice e in un certo qual modo anche oscuro e indecifrabile. Ma non ci sono dubbi che anche Voices Phenomena è tela su cui sono stati rappresentati con astratti sfregi movimenti e segni, vicini e lontani che affascinano come pochi.
A differenza di From The Floor Below, Voices Phenomena pare attingere da una forma di spiritualità diametralmente opposta. L’oscurità fa parte sia di questo album che del precedente, ma la natura violenta e quindi brillante di Voices Phenomena, contrapposta a quella meditabonda e serpeggiante e quindi molto più tetra, crea un contrasto fortissimo, perché sì, ritengo che questo disco sia da considerarsi un parente stretto del precedente, se non addirittura un diretto discendente, da cui ha ereditato la medesima vocazione, le stesse mire. È impensabile ascoltare Voices Phenomena senza sentirsi in qualche modo in pericolo, perché lo spirito infausto tipico del black metal più caratteriale vive sotto forma di spettro parassitario e ne corrompe il corpo doom, l’ego ambient e l’es identitario del concetto di colonna sonora. Questo disco, questo lungo dialogo con quello che sta in un posto ALTRO, non tenta di rendere l’esperienza d’ascolto più piacevole e meno ostica, au contraire, tenta palesemente (riuscendoci) di serbare per chi ascolta un lungo momento di abissale preoccupazione, che si manifesta sotto forme sempre diverse, ma nessuna di questo fa presagire la tranquillità di una calda coperta e di un camino acceso. Si tratta più probabilmente di un’ombra sfuggevole più nera del buio notturno vista attraverso una porta socchiusa, di svegliarsi in ansia e sentire il suono di passi che si allontanano dalla tua stanza nella notte quando sai perfettamente di essere solo in casa. Voices Phenomena è uno splendido incubo in cui nulla è delineato, nemmeno quando la fine è arrivata.
L'”ALTRO”: una parola che trova nei dizionari una definizione molto terrena, ma non per chi ha dimestichezza o fascinazione per qualcosa che non è qui, che non è DI QUI. Per qualcosa che assorbe luce e tenebra e le fa sue. ALTRO è qualcosa che viene da un mondo diverso, da una dimensione speculare, da un piano dell’esistenza in cui la musica è un linguaggio astratto di cui anche se non se ne conosce la terminologia, pure s’intuisce l’arcana intenzione, questo è il sistema di glifi di Ayn & Marlen Und Marlen, questo è il linguaggio sapienziale di Voices Phenomena… mi spiego?
(Toten Schwan Records, 2024)
1. Preludio
2. Sahasrara
3. Ajna
4. O.B.E
5. Summer Was Ripe
6. Our House
7. Shades
8. Knife Is Set To Divide
9. Into The Eyes
10. Voices Phenomena
11. Postludio