Il trio industrial britannico Tayne ci presenta il suo debutto LOVE con cui apre il proprio 2025. L’album è un viaggio interiore, in cerca dell’espressione più autentica del dolore. Un percorso che vede come compagni di viaggio desiderio e amore, conflitto e paura. Un album che, stando a quanto dice lo stesso Matthew Sutton, mente della band, si caratterizza e si identifica per una forte e radicata componente pessimistica.
Da un punto di vista strettamente sonoro, LOVE guarda ad un sound che si perde negli anni Novanta e nell’industrial claustrofobico, cercando però di mantenere sempre un approccio che ricerca una sorta di melodia, come a voler dimostrare che, anche nel profondo degli inferi, c’è qualcosa da salvare, e in qualche modo da preservare, senza doverlo per forza riportare alla luce. Il loro è un sound per certi versi “datato” ma che si lascia ancora ascoltare e che, a tratti, mantiene intatta quella voglia di rimettersi in gioco, riscoprendo sonorità con cui un tempo si flirtava quotidianamente. Mi sento quindi di condividere, e di premiare, la scelta di non seguire troppo le mode attuali, e di restare all’interno di un cortocircuito che, forse, non ha ancora scritto il proprio epitaffio.
Concettualmente l’album è un viaggio introspettivo e autobiografico, necessario per esorcizzare i fantasmi di un passato che ha visto Sutton protagonista di un’infanzia che per pudore ci limitiamo a definire ”traumatica”. Mentre, come detto, musicalmente invece il disco guarda alla scena industrial alternative degli anni Novanta, cercando di recuperare il gusto e l’eleganza più che l’impatto e la devastazione. Ne esce un album nemmeno troppo sofisticato alla fine, piacevole da ascoltare nel suo essere “fuori dal tempo”, ma forse proprio per questo accattivante.
(MNRK Heavy, 2024)
1. Erased
2. Down
3. Coherent (ft. Rachel Aspe)
4. Scars
5. Cause /// Worthless
6. Fear (ft. James Spence)
7. We
8. Wasted
9. In This Trend
10. Nothing