I Cross Bringer sono un quartetto che ha trovato la sua casa a San Pietroburgo, malgrado i componenti siano un po’ sparsi qua e là tra Belgio, Russia, USA e Cipro. Non si tratta di una formazione alle prime armi in realtà, avendo già pubblicato un full nel 2020, dal titolo The Signs of Spiritual Delusion, che proponeva un interessante mix tra hardcore e black metal.
Healismus Aeternus è il secondo lavoro della band, e si propone come un bel passo avanti da un punto di vista compositivo e creativo rispetto al precedente. La voce di Lina è ancora più diabolica e ispirata, e costituisce la vera e propria marcia in più dei Cross Bringer, coadiuvata da una musica ancora più stratificata. Le influenze di Celeste e Wiegedood si fanno ancora sentire in maniera pesante, ma in questo secondo lavoro sono sviluppate e rielaborate in maniera più intima e personale, facendo fare un salto di qualità assolutamente meritevole ai Cross Bringer. Non a caso sono stati sviluppati molti più cambi e progressioni rispetto al full precedente, come nella conclusiva “Perpetual Servantship”, arricchita da deliziosi passaggi in clean.
Bella prova questo Healismus Aeternus, in definitiva. La band ha portato ad un livello più alto l’uso della brutalità e della rabbia, calandosi ancora di più nel vortice emotivo della propria musica e immergendosi in una sorta di trance compositiva. La strada del quartetto russo sembra ancora tutta da scoprire, e questo Healismus Aeternus è decisamente un capitolo su cui soffermarsi.
(Silent Pendulum Records, 2025)
1. Desolation Hypnosis
2. Metamorphosis
3. Structural Imbalance
4. The Vessel
5. Perpetual Servantship