7 Songs For Spiders è stato un fulmine a ciel sereno che ha aperto l’anno come meglio non si poteva. A distanza di 15 anni dal precedente “Say Goodnight To The World”, Dax Riggs torna sui suoi passi e riprende il discorso esattamente dove si era interrotto, nel 2010. Contemporaneamente Riggs ha anche annunciato che nel corso dell’anno torneranno anche gli Acid Bath, la sua band principale. A due notizie positive in così poco tempo non eravamo assolutamente abituati.
L’album è caratterizzato da un groove che conquista, non appena parte il primo brano, e non molla per tutta la sua durata. Senza strafare, senza quell’ego ipertrofico che porta in molti a sbagliare tutto. Riggs punta sulla resa sonora globale, riuscendo a creare un contesto complessivamente ottimo, in cui non emerge nulla se non la compattezza di fondo che rende 7 Songs For Spiders un lavoro davvero eccelso per chi cerca sonorità maledette che richiamano il blues sporco degli stati del sud. Nel momento in cui credevo di aver capito (quasi) tutto con la scoperta del Southern Gothic, con 7 Songs For Spiders torno alla mia (beata) ignoranza e faccio la conoscenza dello swamp blues. È così che i più colti e i ben informati chiamano il genere approcciato con maestria da Riggs. Io resto dell’idea che inchiodare un disco a un genere sia riduttivo, soprattutto nei confronti di chi il disco la ha pensato e realizzato, ma mi adeguo silenziosamente.
L’album è davvero accattivante, e funziona alla grande, mostrando un sound che da un punto di vista immaginario non può che portarci in quelle paludi sinistre che solo la Louisiana possiede, dove tutto può prendere vita e forma. Un disco funereo fatto di brani diretti e spettrali, che sparge oscurità brano dopo brano. Un immaginario realmente “cajun”, ipnotico, di quelli sporchi, intrisi di magia nera, dove il bene e il male perdono i loro confini fondendosi in uno scenario tribale in cui tutto è davvero possibile. Dax Riggs sa perfettamente come portarci a fondo. Perché la palude, quella vera, è quella che ci portiamo dentro.
(Fat Possum Records, 2025)
1. deceiver
2. Sunshine Felt The Darkness Smile
3. Even The Stars Fall
4. Blues For You Know Who
5. Ain’t That Darkness
6. Pagan Moon
7. Graveyard Soul