Adam R. Bryant ha una militanza decennale con l’etichetta britannica Aesthetic Death che ha prodotto le sue uscite con Pando e con Cave Dweller. All’inizio di questo 2025 il connubio ha dato il via a un altro progetto, che si distacca nettamente dai precedenti progetti, andando a sposare un approccio molto più intimista. the throne of sumeru nasce e si muove intorno all’idea della contaminazione totale, e della simbiosi con la natura circostante. La sua chiave di lettura è da inquadrare come una meditazione (atipica) guidata attraverso ambient, drone e noise.
Siamo alle prese con un disco che si apre con l’invito a reagire alle brutture del mondo moderno, attraverso la riscoperta dell’importanza della natura, in una visione dell’ambient sound molto personale. L’album si apre infatti con una guida alla respirazione che introduce la meditazione, attraverso dieci minuti di spoken word guidato su un tappeto di field recording, in cui la natura e i suoi rumori dettano tempi e modi. Un inizio atipico per un genere in cui troppo spesso si fa a gara per vedere chi fa più rumore. Qui unfold ribalta l’approccio lasciando che sia proprio la bistrattata natura a parlare, quasi da sola.
Quello che segue è l’album vero e proprio – per come siamo abituati a concepirlo noi – con l’arrivo deflagrante delle sonorità a cui siamo più abituati. Un’esplosione di droni che mostra l’altro lato della medaglia, in perfetto stile yin e yang, con il rumore che si fa padrone della scena. La natura viene spazzata via, in un contrasto estremo che mostra tutta la sua antitesi rispetto alla parte iniziale. Il tutto viene reso ancor più intrigante con l’arrivo della fase meditativa vera e propria che si sostanzia con l’introduzione di sonorità etniche che rimandano al buddismo tibetano. Ne esce un monolite che riempie le casse facendo vibrare le suppellettili delle nostre stanze, in un viaggio che alterna momenti più o meno dilatati, che portano nel profondo, verso la più oscura e nascosta interiorità. The throne of sumeru è un lavoro tanto spirituale quanto rumoroso che sancisce il perfetto equilibrio tra forze opposte che si fronteggiano, e che, al tempo stesso, ci suggerisce di immergerci in un contesto che per quanto doloroso si possa rivelare, è da vedere come necessario.
(Aesthetic Death, 2025)
1. the swaying of the spine (guided meditation in A) 16:45
2. flow 5:53
3. ཨོཾ་མ་ཎི་པདྨེ་ཧཱུྃ 5:20
4. मेरु (blowing of the kangling) 10:24
5. between two worlds 17:52