Dopo il buonissimo esordio Condemned to Flames, uscito ormai ben quattro anni fa, i brindisini Leta approdano alla Ivar Records, una delle label più promettenti del Sud Italia. Da questa collaborazione nasce l’EP di cui ci accingiamo a parlare, ovvero The Black Cat, che prosegue il loro cammino discografico nel grande crocevia tra heavy, doom e stoner.
I toni si fanno ancora più settaniani rispetto all’esordio, spingendo maggiormente sulle progressioni strumentali e la psichedelia: in questo senso l’apice del disco è la terza canzone “Around You, Inside You”, un vero gioiellino doom. Non mancano comunque le dirompenti cavalcate heavy, come la title-track o “Freedom”; di quest’ultima è stato inoltre girato un videoclip in studio nel maggio 2024. Impossibile non sentire, anche solo in lontananza, le pesanti influenze dei capisaldi del genere, come Black Sabbath, Candlemass, Pentagram e Cathedral, anche se bisogna ammettere che i Leta forgiano un loro stile abbastanza peculiare. Quello che emerge da The Black Cat è infatti un uso intelligente delle classiche tematiche orrorifiche amalgamate perfettamente con il riffing e le ritmiche, il cui risultato finale è un prodotto se vogliamo “fresco” e fluido. Non a caso lo stesso moniker della band si riferisce alla protagonista di una delle tante leggende “oscure” salentine.
Tirando le somme, The Black Cat è un disco compatto, solido e che sanguina amore per il metal più pesante e cadenzato, acido e corrosivo. Sebbene si tratti solo di un EP infatti, il lavoro ci mostra una band che ha voglia di rinnovarsi e di osare qualcosa in più, per emergere in un genere che è di per sé abbastanza “statico”. E bravi Leta, il vostro ritorno è quanto mai gradito!
(Ivar Records, 2025)
1. Black Cat
2. Freedom
3. Around You, Inside You
4. Lame