Al debutto per Dark Essence Records i norvegesi Feversea si affacciano nell’affollato panorama del post-metal con una proposta sulla carta affascinante, ma che perde alla lunga potenza a causa di una sfaccettatura sin troppo prorompente che porta un po’ l’ascoltatore fuori strada.
Man Under Erasure viene promosso come un disco in grado di ispirarsi al post-metal, al black metal, allo sludge e allo shoegaze, non disdegnando aperture verso il neofolk ed il post-punk. In realtà a conti fatti di tutti questi generi citati i più rilevanti sono il (post-) black metal e il post-metal. Di shoegaze non se ne sente molto, a meno che non ci si riferisca ad alcune digressioni eteree ed atmosferiche che, ad onor del vero, rimandano più a band care all’Alcest-pensiero (blackgaze quindi?). C’è una tensione maligna che anima, positivamente, l’intero lavoro, e va riconosciuto, è piacevole constatare come i Nostri siano in grado di mantenerla bene o male per tutte e sette le tracce. Ci sono dei crescendo insidiosi e spiraliformi, nei quali la voce della cantante Ada si erge quasi a unico faro, sia nel clean evocativo e mistico sia nello scream acido e viscerale. Ci sono degli intervalli sospesi, brumosi, in cui le sferzate elettriche lasciano il posto ad arpeggi acustici malinconici e notturni (ma il neofolk è un’altra cosa). Ma ci sono anche improvvise accelerazioni di black metal caustico che si staccano un po’ dal mood del pezzo nel quale sono inserite lasciando un po’ interdetti per un cambio di atmosfere inatteso e piuttosto caotico. Ciò detto, va riconosciuta la bontà di brani come “Murmur Within the Skull of God”, “Sunkindling” e “Kindred Spirit”, pezzi completi e dotati di coerenza, anche nei cambi di atmosfere, dall’inizio alla fine, e che di fatto sono a nostro parere da ritenersi quali ottimi punti di partenza per i Feversea per un secondo lavoro.
Al momento però, nonostante la buona volontà dei norvegesi, abbiamo tra le mani un album che non riesce ad emergere come vorrebbe (e dovrebbe, visti i mezzi della band), assolutamente più che sufficiente, ottimo biglietto da visita certo, ma che lascia un giudizio un po’ in sospeso.
(Dark Essence Records, 2025)
1. Man Under Erasure
2. Murmur Within the Skull of God
3. New Creatures Replace Our Names
4. Decider
5. Sunkindling
6. Invocation
7. Until It Goes Away
8. Kindred Spirit