La Physalia è un organismo a metà tra il polipo e la medusa, è, più specificatamente, una colonia (un clone animale formato da individui che rimangono “fisicamente” legati tra loro) di invertebrati marini. Ma è anche, e soprattutto, il moniker di Arianna Pegoraro, compositrice, pianista e cantautrice friulana, ma anche musicoterapeuta (da qui l’approccio “interiore” del suo disco che emerge fortissimo durante l’ascolto). Oniria, questo il titolo dell’album, è stato pubblicato dalla Okum Produzioni, realtà che abbiamo conosciuto in occasione della release di Massimo Silverio, Hrudja, disco che abbiamo molto apprezzato e molto ascoltato.
Come la stessa Arianna sottolinea, l’album guarda al lato più onirico dell’esistenza, in un viaggio verso uno spazio in cui si possa riscrivere tutto da capo, ricontestualizzandoci. Il suono di questo itinerario, e di questa “trasformazione”, è quello di un disco che si caratterizza per il saper essere meravigliosamente minimale, ma anche caldissimo. Un disco con cui prendono forma, e vita, le visioni notturne, i “passaggi interiori” di un’artista che è riuscita immediatamente a conquistarci. Arianna, nel suo trasformarsi in Physalia, non ha snaturato il suo nascere pianista, anzi, è riuscita a mettersi in gioco in toto, realizzando un album di grande respiro che, partendo dal suo strumento, arriva a latitudini impensabili, sempre con grande eleganza e bellezza, un album che cambia forma strada facendo pur restando fedele alla sua idea di base, al suo voler guardare all’intimismo sonoro, attraverso un percorso di ricerca personalissimo che unisce la sperimentazione (e a tratti l’azzardo) con l’orecchiabilità (e l’immediatezza).
La scelta del titolo non è mai casuale, e, anche in questo caso dice già molto (da subito) su quello che andremo ad ascoltare, un disco che si tuffa nel subconscio, senza sapere se tornerà in superficie, enigmatico, seducente, tentatore, pericolosamente bello, con un forte approccio cinematografico, a tratti quasi grottesco, come il sublime cinema di Švankmajer.
(Okum Produzioni, 2025)
1. Astral hurricanes
2. Vertical eye
3. Devoured by the sun
4. Chrysalis
5. On my walls
6. Phosphenes
7. Invisible
8. Nekyia