Selenia è un progetto che mostra una grande personalità. Su questo non ammettiamo repliche. Possiamo discutere se il loro EP di esordio possa, o meno, piacere, ma questa è un’altra storia, che esula dall’oggettività di cui sopra. A volte – come in questo caso – occorre andare in direzione contraria, fare un passo indietro per farne contemporaneamente uno avanti, laddove gli altri pensano di arrivare, ma non ne hanno le capacità, se non quelle oratorie, di chi si autoincensa. In altre parole, in ambito musicale, talvolta è meglio tacere, e far parlare i dischi. Il duo casertano dei Selenia va in questa direzione, andando a riscoprire antiche tradizioni orali e riportandole in vita le arricchisce riproponendocele in musica. Ci sono molti modi di interpretare la musica tradizionale, quella che per alcuni finisce sotto il termine (che vuol dire tutto e niente) di neofolk, quello più abusato, di cui sopra, che si nutre di autoerotismo sfornando album tutti uguali, e quello dei Selenia, che, con il loro EP di debutto Luna Nova si inserisce nel ristretto novero di coloro che alzano il tiro, grazie a dischi come questo, che mostrano un uso intelligentemente dosato della lingua natia, ovvero il dialetto anziché l’italiano. Se poi, a tutto questo aggiungiamo l’uso di strumenti classici che garantiscono un’interessante riproposizione di melodie mediterraneo balcaniche, non possiamo che essere di fronte a un debutto coi controcazzi.
In Luna Nova non manca quella componente esoterica che contribuisce ad aumentare il fascino dell’album, e che sposa, grazie alla scelta del nome, un approccio classico che guarda alla tradizione mitologica, greca e romana, che individuavano proprio in Selenia la regina della notte, la luna piena e il legame col culto dei morti. Il disco è quindi da considerare come un rituale che mescola stregoneria ed esoterismo, tradizioni pagane e mitologia, culti ancestrali e incantesimi, il tutto con un approccio che fa dell’occulto il suo legame principale.
Luna Nova è un invito all’introspezione uscito da un tempo indefinito e indecifrabile, sicuramente distante da quel 2025 in cui stiamo scrivendo. La forza dell’EP è proprio questa, quella di annullare il concetto di tempo, di spazio e di tutte le distanze possibili e pensabili, grazie ad un linguaggio nuovo, che parte dal desueto ma torna in vita, si attualizza, con la semplicità di un approccio sincero, e di strumenti classici ricontestualizzati. Selenia è una coppia di cantastorie che si sposta nei borghi di quel Sud dimenticato dalla storia ma non dal Mito, che fra strade deserte e silenzi che ti osservano rivive in tutta la sua magnificenza. Un disco che è a suo modo arte performante, teatro di strada, magia.
(Seahorse Recordings, 2025)
1. Vacantària
2. Affascinata
3. Serve ‘ra Notte
4. Lo Wurvo ‘re L’Infierno
5. Re Durmiente