
I La Parte Peggiore sono una band torinese attiva dal 2023, che arriva in questo 2025 all’esordio discografico con il qui presente TristeTristeTriste. I quattro di Torino, però, sono attivi da ben prima del disco di cui oggi trattiamo, dal momento che hanno calcato, con progetti diversi, palchi di prestigio quali il The Fest di Gainesville, in Florida, o il Punk Rock Holiday, in Slovenia. Parte del roster di Motorcity Produzioni, realtà sempre attenta a valorizzare il territorio di appartenenza, i Nostri si dedicano ad un punk rock che mescola un’attitudine in your face con un alto tasso di malinconia, inquietudine e disillusione.
È in questo ossimoro che si trova la chiave per interpretare TristeTristeTriste, che fonde le ritmiche tipiche del punk rock, di per sé tra l’aggressivo e il baldanzoso, con un carico di malessere ben sintetizzato nel titolo dell’opera. Il disco è infatti diretto e positivamente intransigente nella proposta strettamente musicale, così come è fortemente personale e sofferto nella componente testuale. Sia chiaro, come da canoni del genere i testi sono brevi, ben ancorati al quotidiano e non si sfocia mai in qualcosa di distante da un vissuto reale e comune a molti, ma è la scelta terminologica (e la conseguente immagine, necessariamente diversa, che ciascun ascoltatore si crea) a dare una spinta in più ai singoli brani. L’album parla di affondare, di incubi, di treni persi, tremori, ricordi, smarrimento, assenza di futuro, ma lo fa con una disinvoltura tale da riuscire a inserire tutto ciò nel contesto di una vita comune a tutti, una vita in cui c’è anche spazio per amare (“Speciale”), per prendere un pullman per seguire la propria squadra del cuore (“Pullman In Trasferta”), per momenti di rivalsa (“Docufilm”). Non è necessario essere in controtendenza con la politica, con la società, con il senso comune per fare del punk di qualità: a volte basta solo avere difficoltà a trovare il proprio posto nel mondo, guardare la vita da un’angolatura critica e riuscire a mettere in musica pensieri, immagini, sensazioni. Le stesse immagini che si attaccano alla pelle di noi fruitori “come vernici sui muri”.
In definitiva, i La Parte Peggiore sfornano un disco che oscilla “tra il nichilismo e il dolore”, che profuma di serate al bar con poche persone fidate, di dormite in stazione, di litigi e di riconciliazioni, di infiniti viaggi in macchina, di sigarette fumate sotto una tettoia, di giri sotto la pioggia. È un disco che parla a chi si è avvicinato al punk per bisogno e lo ama come risposta al malessere insito nella vita di ciascuno di noi e che strizza l’occhio a chi ha la terapeutica necessità di sapere di non essere il solo a combattere una battaglia quotidiana. Bravi.
(Motorcity Produzioni, 2025)
1. Speciale
2. VHS
3. Yesmoke
4. Starci Dentro
5. Docufilm
6. Intro
7. Pullman In Trasferta


