Tornano, dopo ben sei anni dalla release precedente, i californiani Abysmal Dawn, band da sempre dedita ad un death metal dal taglio moderno, caratterizzato da un buon livello di perizia tecnica e tematiche legate all’occultismo e all’immaginario sci-fi, principalmente alieno e cybernetico. Considerando il lungo periodo di tempo passato da Obsolescence, viene naturale domandarsi cosa potersi aspettare da questo nuovo Phylogenesis, quindi premiamo play senza indugi e gettiamoci a capofitto nell’ascolto del platter.
Immergendoci all’interno di Phylogenesis incontreremo subito “Mundane Existence” brano che spinge subito sull’acceleratore, con un drumming incalzante, blast beat, riff vorticosi e assoli tirati sul finale, stesso discorso per la successiva “The Path of the Totalitarian”. “Hedonistic” invece punta su soldi tempi medi, sempre e comunque accompagnati da raffiche in doppio pedale, a cui si sommano alcuni riff più pacati che ben si sposano con i virtuosismi di basso e chitarre, ottima anche “Soul‐Sick Nation” brano dal taglio old-school che fa sfoggio di up-tempo incalzanti ed un refrain cadenzato quadratissimo, perfetto per scatenare l’headbanging nell’ascoltatore. Dopo aver ascoltato una manciata di brani si percepisce la matrice a cui gli Abysmal Dawn si affidano in fase di songwriting ovvero una struttura portante di death metal tecnico piuttosto concitato dai riffs immediati, fuso con atmosfere rarefatte corroborate in certi brani da refrain melodici, che ricordano i seminali Decapitated, dando vita ad una commistione piuttosto interessante seppur non innovativa.
Ascoltando l’ultima fatica degli Abysmal Dawn, risulta chiaro come i Nostri siano ormai pratici nel maneggiare il metallo mortifero nella sua accezione più tecnica, Phylogenesis è un disco solido che riuscirà ad intrattenervi senza venire a noia facilmente, tuttavia siamo ben lontani dalla perfezione; credo che al combo californiano manchi ancora quel qualcosa in più, quel guizzo compositivo che potrebbe portarli a fare il salto di categoria, emergendo dalla massa. Ad ogni modo, tornando al presente direi: promossi senza riserve.
(Season of Mist, 2020)
1. Mundane Existence
2. The Path of the Totalitarian
3. Hedonistic
4. A Speck in the Fabric of Eternity
5. Coerced Evolution
6. True to the Blind
7. Soul‐Sick Nation
8. The Lament Configuration