Dopo circa tre anni ritorna il black metal oltranzista e battagliero della one-man band francese Ad Hominem, creatura del poli-strumentista Jean-Baptiste “Kaiser” Wodhanaz, ormai scafato fautore di album feroci sia a livello prettamente musicale che di tematiche, abbracciando in toto la vena “anti-human” del metallo oscuro.
Immergendoci nell’ascolto di quest’opera ci troveremo a fare i conti con “AMSB” brano caratterizzato da ritmiche serrate e fitte trame chitarristiche sorrette da una sezione di batteria martellante e da un basso “zanzaroso”, dando vita ad un sound che ricorda immancabilmente la vecchia scuola “true norwegian black metal”. Segue “I Am Love” che si differenzia per via di ritmiche cadenzate ed oscure su cui la voce del frontman si innesta scandendo le proprie litanie d’odio similarmente a certi album dei Satyricon. La title track mette in mostra l’animo duale degli Ad Hominem, partendo con uno sguaiato assalto in doppia cassa virando poi su mid-tempos corposi e ritmiche black’n’roll. Giunti a “V. Is the Law” faremo i conti con una canzone glaciale e malvagia i cui riff, affilati come rasoi, danno vita a melodie ruvide e ficcanti allo stesso tempo. Verso il finale del platter troveremo alcune chicche quali “Bomb the Earth” e la conclusiva “Vatican Gay” entrambe più vicine alle origini dei Nostri, dove sonorità primordiali si fanno promotrici di una litania d’odio puro senza alcun compromesso.
In conclusione Napalm For All è un disco malvagio ed intenso seppur meno violento rispetto alle prime opere targate Ad Hominem. Comunque non mancherà di far gola a tutti color amano questo tipo di sonorità; possiamo dunque promuovere il disco in attesa di vedere su quale stile si attesterà la band con le prossime pubblicazioni.
(Osmose Productions, 2018)
1. AMSB
2. I Am Love
3. Consecrate the Abomination
4. Napalm for All
5. Goatfucker
6. V. Is the Law
7. Imperial Massacre
8. Bomb the Earth
9. You Are My Slut
10. Vatican Gay