Partiti originariamente come one-man band e solo in seguito evolutisi a band completa, i Trevigiani Afraid of Destiny non sono certo rimasti con le mani in mano dal loro primo vagito a questo 2023. Attivi dal 2012 hanno alle spalle svariati EP e full nei quali è stato possibile apprezzare la loro continua evoluzione, con i Nostri che, partiti da un solido impianto depressive, hanno via via aggiunto altri elementi alla loro ricetta. Ma arriviamo a questo Contra Omnes e cerchiamo di capire cosa aspettarci.
Il depressive è rimasto solo a tratti, in qualche frangente vocale o in qualche struttura, ma in linea di massima ci siamo portati più verso un black metal atmosferico, melodico, disperato, titanico, che fa molto leva sulle chitarre e sulle orchestrazioni per creare un’aura afflitta ma allo stesso tempo di rivalsa e di sfida verso il fato. A momenti di furia e ferocia si alternano digressioni pulviscolari e assorte, che alleggeriscono la proposta rendendola assai fruibile: al netto di un background e di un’ispirazione diversa ci sono tornati alla mente i nostrani Enisum o gli Harakiri for the Sky, giusto per fornire a chi legge due termini di raffronto. Gli Afraid of Destiny sono però strutturalmente più complicati, non disdegnando arpeggi e parentesi melodiche debitrici della scuola metal romana degli anni Novanta (qualcuno ha detto Novembre?). Solo un appunto in tal senso: certe fughe chitarristiche dal sapore ai limiti del progressive distolgono un po’ l’attenzione da quello che è il leitmotiv del brano nel quale sono inserite, risultando quasi come fini a sé stesse e non molto utili all’economia del pezzo. Ma sono piccoli momenti, in generale non possiamo che elogiare l’operato di questi ragazzi. Personalmente siamo rimasti molto colpiti da “Hear Me” e dalla conclusiva “Requiem in Do Diesis Minore”, canzone questa che in quindici minuti attraversa un oceano di soluzioni stilistiche e di atmosfere, ergendosi quasi a summa dell’“Afraid of Destiny-pensiero” targato 2023, con addirittura alcune sorprese che finora non erano state tirate in ballo dai Nostri. “Hear Me” è invece un momento più ragionato, più diretto per il modo con il quale colpisce subito l’ascoltatore: merito è ancora una volta delle chitarre che nella seconda parte alzano l’asticella del pathos con un riff evocativo e struggente, salvo poi rifugiarsi in ipnotiche e riflessive spirali, prima di esplodere nuovamente. Veri e propri passi falsi non ve ne sono, magari a tratti può vacillare un po’ l’ispirazione o può essere momentaneamente perso il focus principale del brano, ma in linea di massima siamo di fronte ad un disco corposo e ben confezionato.
Bravi gli Afraid of Destiny a cercare di andare oltre gli stilemi del classico depressive, Contra Omnes non farà magari gridare al miracolo ma non deve passare inosservato soprattutto da parte di chi ama tuffarsi nelle torbide acque del black metal atmosferico più disperato e coinvolgente.
(Talheim Records, 2023)
1. Abyss
2. Anti
3. Ramblin’
4. Breath
5. Hear Me
6. Lullaby
7. Requiem in Do Diesis Minore