A cavallo degli anni ’90 e dei ’00, i newyorkesi All Out War pubblicarono un paio di album, ormai cult, – For Those Who Were Crucified e Condemned to Suffer – con i quali andarono a rimpinguare le produzioni più oltranziste, quelle di Integrity, Merauder, Ringworm o Earth Crisis, di una scena metallic hardcore, il cosiddetto metalcore, che da lì a poco avrebbe esplorato sentieri sempre più diversi, imbastardendosi sempre più e perdendo la credibilità primigenia, pur nel suo ritrovato dinamismo. Una carriera a fasi alterne poi, all’interno della quale si annovera pure uno scioglimento e l’abbandono della Victory Records – che nel frattempo portava a compimento lo scandaglio, non senza polemiche, di lidi musicali meno agitati – ce li aveva fatti un po’ perdere di vista, nonostante negli anni avessero comunque portato pigramente avanti, e senza particolari clamori, l’attività discografica.
Il nuovo Give us Extinction, uscito per Organized Crime, è un colpo di coda significativo per la carriera del combo americano. In un periodo in cui, come si diceva, le strade del metalcore hanno preso bivi diversissimi, gli All Out War ridisegnano prepotentemente il proprio territorio e rivendicano lo scettro con un formulario che, beninteso, non presenta nessunissima novità, ma ciò nondimeno, o proprio per questo, sa essere perfetto, e un songwriting poco vario ma magistrale nella sua compiutezza. Durante i quaranta minuti e passa di Give us Extinction non si riesce a stare fermi, nè ci si annoia: ingressi senza pietà, drumming fittissimo, breakdown seri, di quelli d’un tempo, voce urticante, riprese uscite direttamente dagli anni’90, scariche di riff come terremoti. Il loro metallic hardcore / metalcore sintetizza a perfezione grammatiche hardcore che declinano un thrash – ce n’è quanto ne volete – che sporca tutto con mortificanti vene di metallo, maligne e velenose, scevro da patinature e plastificazioni, di pancia, sanguigno, impregnato di puzzo di sudore, seriamente arrabbiato. L’album mantiene un tiro costante per tutta la durata, mediamente di ottima fattura, privo di evidenti cadute ma allo stesso tempo senza che alcun pezzo svetti sugli altri, senza che ci sia un singolo su cui puntare. Verso la fine spunta pure una cover del classico dei Nausea, “Cybergod”, ripulita dai segni del tempo e riveduta con nuove chiavi di lettura.
Give us Extinction non è solo un tronfio titolo terrificante, è un lavoro di schiaffoni a più non posso, un oggetto contundente, un monumentale e altisonante ritorno per quelle belve sanguinarie che rispondono al nome di All Out War.
(Organized Crime, 2017)
1.Give Us Extinction
2.Burn These Enemies
3.Worship the Cancer
4.From the Mouths of Serpents
5.In Praise of Leeches
6.Choking on Indifference
7.Carcass Rot
8.Circling Vultures
9.Ingesting Vile
10.Bodies For the Machine
11.Cybergod
12.Repulsive Premonitions