Gli Archivist sono una sorta di super band con membri di Fall Of Efrafa, Light Bearer e Thurm, arrivati dopo un primo album (2015) al secondo lavoro Construct, disco immerso principalmente in un post-black metal sfumato nel post rock/shoegaze. Il risultato è un ibrido sicuramente non originale, che non si prefigge dei particolari traguardi se non quello di essere intrigante e piacevole all’orecchio.
Caratteristica fondamentale dell’album è principalmente la melodia, sempre presente in ogni angolo, capace di inserirsi in maniera perfetta sia quando le composizioni accelerano in maniera epica (“Scorched Earth Policy”) sia quando ci si avvicina più ad atmosfere plumbee post-metal (“Witch Finder”). Tutto è dosato sapientemente per far sì che ogni aspetto musicale risplenda combinando la pesantezza, mai assente e mai opprimente, del post-black metal, con un mix di cantato urlato/hardcore e screaming e momenti dolci e delicati (la pop –oriented ”The Reconstruction” ricorda i Klimt1918 più aggressivi) che fanno l’occhiolino anche a certe atmosfere new wave in versione più dura, come nella traccia “Mysterium Cosmographicum”. Il lavoro melodico, come già preannunciato, è efficace e si insinua nell’animo dell’ascoltatore in maniera impalpabile (anche grazie a clean vocals inaspettate) specie in episodi distruttivi come “Property”, la nera “The Negotaiation” o la scintillante e cesellata “Birth of Ire”. Da evidenziare anche la lunga e finale “The Theosophical Digressions Of Artificial Intelligence”, che contiene tutti gli ottimi elementi tipici della band aggiungendo anche degli interessanti cori sciamanici.
Construct è un’opera di ottima fattura, dinamica e varia quanto basta per piacere ad una nutrita schiera di appassionati di diversi gusti. Manca solo un bel po’ di innovazione in più, ma va ancora bene così.
(Alerta Antifascista, 2017)
1. Lamenting Configuration
2. Birth Of Ire
3. Property?
4. The Negotiation
5. Scorched Earth Policy
6. The Reconstruction
7. Mysterium Cosmographicum
8. Witch Finder
9. An Epiphany
10. The Theosophical Digressions Of Artificial Intelligence
7.5