Al ritorno dopo sei anni con un nuovo full length, Ben Frost, vero guru del dark ambient minimalista, non è mai stato in realtà inattivo. Negli ultimi anni la sua ricerca musicale si è infatti maggiormente focalizzata su colonne sonore di serie tv e documentari. Scope Neglect rischia di essere il disco più estremo e metal del compositore australiano (adottato islandese) nonchè uno dei lavori in cui viene investigata più a fondo la fusione tra certi tipi di stilismi chitarristici djent con l’elettronica asciutta e esploratrice dei vuoti cosmici già suo marchio di fabbrica.
Scope Neglect infatti nasce dalla collaborazione con la chitarra di Greg Kubacki (Car Bomb) e il basso di Liam Andrews (My Disco). I riff granitici e sincopatici del chitarrista dei Car Bomb sono praticamente usati per gran parte dell’album come base delle sperimentazioni soniche di Ben Frost (“Chimera”, “The River of Light and Radiation”, “Tuning the Prism”) nonostante a volte suonino altamente randomici e carenti di coesione. Tale mancanza però viene compensata dalla sapienza del Nostro che riesce a far risuonare i momenti di vuoto in modo da renderli vero collante tra le sfuriate di Kubacki, spesso distorte e irriconoscibili dalla loro forma iniziale. L’amalgama è una sorta di electro-industrial soffocante e claustrofobico, privato completamente di qualunque riferimento.
Scope Neglect è una sfida in cui Ben Frost tenta di trovare armonia e simmetria da elementi puramente fuori fase, riuscendoci e creando mondi costruiti apposta per accogliere la disarmonia e la poliritmia come parte integrante. Non è forse un lavoro per ascolti di tutti i giorni e occorre essere sicuramente nello giusto stato d’animo per affrontare un monolite del genere, ma non si può non ammirare il lavoro di un artista che continua a regalarci piccole perle di ricerca musicale e di universi sintetici cangianti.
(Mute Records, 2024)
1. Lamb Shift
2. Chimera
3. The River of Light and Radiation
4. _1993
5. Turning the Prism
6. Load Up on Guns, Bring your Friends
7. Tritium Bath
8. Unreal in the Eyes of the Dead7.0