Se vi reputate amanti del brutal death metal e del death/grind, allora non potete non conoscere i francesi Benighted, da tempo facenti parte delle realtà più blasonate ed iconiche del panorama extreme metal europeo. Di seguito un breve ripasso: formatisi nel 1998 a Saint-Étienne, debuttarono due anni dopo con un disco black metal senza infamia né lode, successivamente cambiano rotta salendo a bordo del carrozzone del death metal brutale sfornando Psychose, disco ibrido ed in parte sperimentale che si poteva catalogare come “blackened brutal death metal”. Solo nel 2004, con l’uscita di Insane Cephalic Production, i Nostri ottengono fama e visibilità abbracciando in toto il brutal death/grind che li ha poi successivamente contraddistinti. Oggi, mentre la primavera muove i suoi primi timidi passi ecco arrivare la loro ultima fatica da studio intitolata Obscene Repressed, album furioso dall’attitudine in your face che vi coinvolgerà presto nei meandri della sua vorticosa furia distruttiva lasciandovi infine estasiati e senza forze.
Si parte con la title-track, brano che mette da subito in chiaro l’intento dei Benighted, ovvero annichilire l’ascoltatore con assalti mirati, privi di fronzoli ed al contempo tecnicamente impeccabile, picchiando duro con incredibile efficacia, tra piogge di blast beat, doppio pedale sparato e riff serratissimi. “Brutus” apre con docili arpeggi melodici che fungono da incipit per la scarica di furia sonora che li seguirà a breve distanza, una pura mistura di brutal death/grind senza compromessi arricchito da breakdown spezzacollo. Giunti a “Implore the Negative” troveremo uno dei primi brani estratti dal platter, caratterizzato dalla collaborazione con Jamie Jasta, il carismatico frontman degli Hatebreed, questa canzone si muove verso lidi affini al death/thrash più irriverente con tanto di alcuni omaggi all’hardcore metallizzato. Le vokills di Jasta colpiscono sempre nel segno creando un’ottima sinergia ed alternanza con la timbrica più profonda e schizofrenica del frontman Julien Truchan. Verso il finale del disco troveremo la disturbante “Mom, I Love You the Wrong Way” una vera e propria fucilata che fonde ritmiche assassine con repentini cambi di tempo e riff muscolari che ricordano i Dying Fetus, e la conclusiva “Bound to Facial Plague” brano massiccio e quadrato, che non fa sconti e sul finale sfodera un pachidermico rallentamento slam con tanto di growls gutturali.
Come dimostrato con le ultime release i Benighted hanno da tempo trovato il loro “status quo” all’interno del brutal death/grind più feroce ed oltranzista lasciando da parte alcune influenze black metal e sperimentazioni che avevano caratterizzato le primissime uscite, tuttavia questo non significa che si siano adagiati sugli allori, anzi forti dell’assodata proposta musicale i Nostri sfornano sempre materiale di qualità, coinvolgente e tecnicamente impeccabile
(Season Of Mist, 2020)
1. Obscene Repressed
2. Nails
3. Brutus
4. The Starving Beast
5. Smoke Through the Skull
6. Implore the Negative
7. Muzzle
8. Casual Piece of Meat
9. Scarecrow
10. Mom, I Love You the Wrong Way
11. Undivided Dismemberment
12. Bound to Facial Plague