A due anni dall’esordio Hallucination Scene, il progetto di James Hammontree Black Magnet partorisce il full-lenght Body Prophecy, un amalgama di industrial e hardcore/metal che avvince (parecchio) ma non convince fino in fondo, lasciando l’impressione che forse non tutto ciò che si poteva dire sia stato detto.
Già dalla opener “A History of Drowning” è possibile cogliere il taglio dato all’industrial usata per plasmare il suono dei nostri: ritmi serrati dai bassi e lanciati in corsa folle dalle chitarre, dai suoni squadrati e raramente sporcati da distorsioni o effetti invadenti. L’archetipo di cui il primo brano è manifesto viene però concretizzato nei modi più diversi dai Black Magnet: Il proto-breakcore di “Violent Mechanix”, l’elettronica minimale di “Hermetix” che ricorda gli HEALTH o le potenti bordate alla Author & Punisher di “Wolverine Dreams” sono alcune delle soluzioni che arricchiscono l’album di spunti estremamente interessanti. Tutta questa caratterizzazione del lavoro emerge però ad ascolti successivi, mentre durante i primi Body Prophecy rischia di passare per un album piatto e poco originale. Una simile impressione non deriva da una difficoltà di fruizione dei pezzi ma dalla mancanza di un uso del tutto consapevole delle possibilità del lavoro. Certi brani mostruosamente interessanti avrebbero potuto essere maggiormente sviluppati, certi giri prolungati per poterne meglio godere, certi passaggi direttamente allungati per coglierne tutte le sfaccettature. La cavalcata elettronica per tutti i gusti termina con la proiezione di panorami harsh noise, a dare l’addio all’ascoltatore con potentissimi fuzz e sfrigolii vari. Miglior modo di concludere un album industrial non c’è.
All’ascoltatore di passaggio, l’ultimo lavoro dei Black Magnet rischia di apparire come un album di hadcore nello stile dei Code Orange ma con più elettronica. Così non dovrebbe essere, date le potenzialità di cui Body Prophecy dispone, pronto com’è a farvi passare una mezzoretta di trance industriale con tutti i crismi.
(20 Buck Spin, 2022)
1. A History of Drowning
2. Violent Mechanix
3. Floating in Nothing
4. Incubate
5. Hermetix
6. Wolverine Dreams
7. Body World
8. Sold Me Sad
9. Last Curse
10. Dowsing