L’ormai lontano 2018 vedeva la trasformazione musicale di Jason Köhnen – in arte Bong-Ra – con la partenza dai porti breakcore/sperimentali che l’avevano visto esordire e un approdo presso lidi noise/doom, a donarci qualcosa di completamente nuovo. Meditations è la seconda release di questo relativamente nuovo Bong-Ra, ed esplora una nuova sfaccettatura della sua produzione rispetto al precedente Antediluvian.
Meditations consta di quattro tracce, ognuna con il nome di una delle platoniche virtù cardinali. I brani formano un unico effluvio sonoro, caldo per le melodie orientaleggianti inseritevi e potente, cesellato dalle batterie doom e dalle sezioni jazz. L’esperienza di ascolto si rivela sorprendentemente avvolgente per quello che è, a tutti gli effetti ed eseguito il peso di tutte le influenze, un album ambient, forse più del cacofonico e metallico Antediluvian. La crescita immensa e continua dell’artista si ritrova nel non aver completamente abbandonato le proprie origini elettroniche (vedi l’inizio di “Wisdom”), che sono qui sublimate nella danza dei piatti doom e delle conturbanti trombe, a trasportarci – come già Igorrr due anni fa aveva fatto – in un misterioso deserto post-apocalittico, dalle atmosfere languide e decise.
A quattro anni dall’ultima fatica, il ritorno di Bong-Ra giunge inatteso e benvenuto, ricco di idee e soluzioni nuove. All’interno di una corrente (l’ambient) talmente stereotipata da portare la critica ad esaltarne ogni produzione un minimo sopra la media come capolavoro, Meditations svetta spudoratamente e potrebbe facilmente essere eletto ad album ambient dell’anno.
(Tartarus Records, 2022)
1. Courage
2. Wisdom
3. Justice
4. Temperance