Dato per assodato il fatto che tutto ciò che poteva essere detto è stato detto dai maestri nel genere negli ultimi vent’anni del secolo scorso, fare grindcore negli anni Venti del 2000 significa richiedere all’artista una continua ricerca di suoni e soluzioni, influenze e contaminazioni che sappiano mantenere vivo uno dei generi più liberi eppure più banalizzati della storia della Musica. E i Candy il grindcore lo sanno fare. Ben lungi dal semplice riciclo delle solite, banali, integrazioni hardcore o death metal, in Heaven is Here i Nostri inseriscono i ritmi del drum & bass e l’angoscia dello sludge, la rabbia dell’harsh noise e lo scazzo del punk, partorendo quello che per ora è il miglior album grind dell’anno.
Al loro debutto con la potentissima Relapse Records, gli americani Candy sfornano il 24 giugno un notevolissimo concentrato di tutti i generi sopra menzionati, dando alla scena grind quella rinfrescata che da un po’ di tempo mancava. L’approccio dei Nostri alla scrittura ed alla realizzazione lo si intuisce già dall’opener, “Human Condition Above Human Opinion”, brano estremamente libero e consapevole. Tappetazzi di fuzz e strumenti distorti come se non ci fosse un domani, innesti elettronici e droni sovrapposti all’esecuzione degli artisti, linee vocali spesso inintelligibili, affogate dal mare sonoro circostante. Tutto a susseguirsi in maniera estremamente fluida e consapevole, a rendere l’inquietante Heaven Is Here il caos più controllato e preciso che abbiate mai sentito. “Transcend to Wet” e “Kinestesia”, con il loro approccio dance/elettronico al grindcore o la mutevole “Hysteric Bliss” sono e rimarranno piccoli capolavori della musica estrema.
I Candy portano a casa un gran successo con questa ultima fatica, guadagnandosi un posto sulla montagna di carcasse e immondizia che è l’Olimpo del grindcore. Ci si augura sempre che ogni lavoro grind in cui si incappa non sia l’ennesimo Frankenstein di chitarre veloci e batterie forsennate, ma il fatto che quasi si gridi al miracolo quando una band giovane rilascia un lavoro al livello di Heaven Is Here la dice lunga sul non ottimale stato dell’arte del genere.
(Relapse Records, 2022)
1. Human Condition Above Human Opinion
2. Mutilation
3. Heaven is Here
4. Price of Utopia
5. Transcend to Wet
6. Hysteric Bliss
7. World of Shit
8. Fantasy/Greed
9. Kinesthesia
10. Perverse