I Charun, dopo un demo di qualche anno fa, grazie alle etichette Cave Canem e As Above So Below Record esordiscono con Stige, un EP che riesce a mettere in evidenza tutte le doti del gruppo grazie anche ad una produzione veramente di ottimo livello.
Il genere che propongono i cagliaritani è un post rock irrobustito da derive post metal. L’iniziale “Clinamen” macina riff di chitarra che prendono a piene mani tutta la potenza di band quali Pelican e Isis. Le parti monolitiche sono esattamente come ci si potrebbe aspettare: quadrate e potenti. Quello che più colpisce è il modo in cui i Nostri hanno strutturato brani come “De Brevitate Vitae” e “De Tranquillitate Animi”, per altro già presenti, ma con contorni ben più sfocati, nel demo del 2013. Non siamo di fronte ai soliti crescendo ma a qualcosa di più profondo e stratificato: le chitarre accennano arpeggi che si evolvono in maniera tranquilla senza mai necessariamente esplodere. Una senso di quiete che ha il sapore di un viaggio in un luogo lontano. La sezione ritmica prende tutto il tempo necessario per palesarsi per poi imprimersi con tempi marziali e solenni. I suoni divengono rarefatti e in alcuni frangenti le tracce lambiscono territori che possono definirsi ambient, con risultati davvero notevoli.
Forse trenta minuti sono pochi per trarre un giudizio definitivo su un gruppo, ma le impressioni avute sono positive e se i Charun decidessero di approfondire il loro lato più contemplativo potremmo trovarci di fronte ad una musica dall’enorme portata.
(Cave Canem, As Above So Below Record, 2016)
01. Clinamen
02. De Brevitate Vitae
03. Divina Voluptas
04. De Tranquillitate Animi
05. Intermundiae