La Puglia è sempre stato un eccellente serbatoio e luogo di produzione per quanto concerne l’hardcore e le sue declinazioni. I baresi Chivàla, con questo EP d’esordio, uscito per Emocat Records, Strigide records, Nothing Left, Dreaming Gorilla, Boned, Santapogue Media e Dischi Decenti, confermano la regola.
Facendo propria l’enorme stagione d’oro dello screamo / post-hardcore italiano, che negli ultimi anni sembra abbia fatto un passo indietro, per via dei tanti iati e scioglimenti e una balbuzia nelle uscite, i Chivàla fanno del loro meglio, pur trattandosi di una prima prova, nel trattare con freschezza una grammatica mutuata da emo, screamo e melodic / post-hardcore, mettendoci dentro pure una pigliatina di post-rock. Venti minuti abbondanti per affrontare un core concettuale ben centrato che si risolve in una coraggiosa, tagliente e lucida presa d’atto sulla natura umana. L’equilibrio nasce dalla coesistenza degli opposti, basterebbero queste parole per riassumere la loro musica. Il loro equilibrio difatti scaturisce dai forti sbalzi emotivi che la doppia natura della loro musica gli concede: toccanti atmosfere, tocchi leggeri, eleganti passaggi, da una parte, e dall’altra momenti più scatenati e furibondi, di pancia. Allo stesso modo, il cantato, rigorosamente in italiano, si alterna tra urla colme di strazio e spoken words riflessive. Una malinconia latente avvolge tutto il lavoro sia che si tratti dei toni più pacati sia nei sussulti più impetuosi e scattanti. Notevole anche la dedizione per una scrittura particolareggiata, attenta e che non molla un colpo.
Ottimo esordio per una band freschissima che ha, nei fatti, tutti gli strumenti e i crismi per occupare, col tempo, quel vuoto di cui si parlava prima e riversare su di sé grandi aspettative. Brano consigliato: “Mostro”.
(Emocat Records, Strigide records, Nothing Left, Dreaming Gorilla, Boned, Santapogue Media, Dischi Decenti, 2018)
1.Baluardo
2.Mostro
3.Garcia
4.Paesaggio
5.Terra