É ormai chiara l’intenzione polacca per quanto riguarda il metallo nero e soprattutto l’intenzione della Godz Ov War. Dalla nazione che ha dato i natali a uno dei recenti pontefici vengono i Cień, band attiva dal lontano 2009 dedita a un black metal particolarmente percussivo, che non si perde in chiacchiere, nemmeno per un secondo. A quattro anni di distanza dal precedente full intitolato Fate, uscito sotto Old Temple, la band ha lanciato il suo nuovo maleficio intitolato Redemption che non è chissà quale disco incredibile, ma di sicuro sa farsi rispettare.
Il black metal dei Cień è particolare, non sto parlando di una particolarità tipo Oranssi Pazuzu o tipo A Forest Of Stars, no, quello che suonano questi polacchi (il cui cantante ricorda da come si acconcia spaventosamente l’entità spirituale presente dell’albo bonelliano di Brendon “La Doppia Vita Di Marianne”) è una bella fusione tra un black metal di stampo classico e quella sorta di depressive black metal caro a una band molto specifica, i Silencer, per via di ripetuti versi di sofferenza e grida lancinanti che riempiono la proposta della band. In sostanza si tratta di qualcosa di molto solido e compatto, di rado ci sono momenti di tregua, in cui compaiono chitarre pulite e arpeggiate, che fanno devo dire un bel lavoro, costruiscono un bell’ambiente in cui collocare tutto il marasma freddo e martellante del resto della musica qui contenuta. Certo qui non siamo di fronte a qualcosa di innovativo, proprio no, ma di certo qualcosa che è fatto bene e non si preoccupa di cambiare faccia anche abbastanza spesso durante i pezzi singoli. Un esempio lampante è il brano “Liberation Bliss” che da solo riesce a dare un’idea di tutto il disco e di come l’approccio alla scrittura della band sia al quanto multiforme, ma bisogna anche citare l’invitante “The Hour of Justice”, un pezzo che messo a inizio disco non fa altro che invogliarti all’ascolto di tutto questo Redemption.
Credo di aver detto tutto riguardo questo bel lavoretto, ripeto, nulla di speciale, nulla di nuovo, però degno di più di un ascolto, anche perché si fa ascoltare più di una volta perché non è complesso, si ascolta tranquillamente mentre si fanno le faccende domestiche, questo per dire quanto sia elevata la sua fluidità. Un disco per chi gradisce di quando in quando band come Silencer e Skitliv, ma con belle dosi di melodia malinconica.
(Godz Ov War, 2021)
1. The Hour Of Justice
2. Lethargy
3. Liberation Bliss
4. Redemption
5. Widow Horizon
6. Virtues of Death