Sentient Ruin è ormai sinonimo di eccesso sonoro. E questo nuovo album di Clavicvla, realtà ambient drone italiana giunta al suo quarto episodio, non fa eccezione, anzi. L’intransigenza della label statunitense dell’italianissimo Mattia Alagna (Abstracter), si manifesta ogni volta con una sempre maggiore intensità. Ogni album di Clavicvla è un passo in avanti verso la profondità degli abissi, verso quella dannazione eterna che sostanzialmente meritiamo e da cui nessuno può chiamarsi fuori sbandierando una virginale innocenza. In quest’ultimo Degeneracy Of The 5th Density il percorso si fa ulteriormente difficoltoso, grazie ad una scelta sonora decisamente oscura che gioca su frequenze basse che hanno messo a dura prova il mio stereo.
Concettualmente l’album guarda alla dissoluzione morale, corporale e spirituale come punto di partenza per una rinascita che porti ad un livello di trascendenza immateriale; una liaison con il vuoto infinito che spezzi il ciclo infinito della vita e della morte. Il disco è la colonna sonora che rende tutto questo processo alchemico tangibile, il tutto attraverso un criptico rituale fatto di sofferenza e terrore che ci condurrà nelle depravate profondità della perversione più estrema, provocando una costante sensazione di disagio che si protrae per tutti i quarantacinque minuti che suddivisi in otto capitoli costituiscono l’album.
Chi sia Clavicvla non è dato saperlo. Conosciamo solo il suo nome terreno, Ittiel, e nulla più. Ma in fondo non ci serve sapere altro, quello che conta è l’annichilimento costante che ogni suo disco ci crea. Degeneracy Of The 5th Density non è un album diretto che ti riduce in schiavitù con il suo impatto, ma un lavoro costante ai fianchi, che ti corrode e ti consuma istante dopo istante, finendo per conquistarti per sfinimento. Un album oscuro che riesce a dare corpo alla moltitudine di voci inquietanti che infestano i tuoi pensieri la notte. Degeneracy Of The 5th Density (ma in generale tutto il lavoro di Clavicvla) è quindi da interpretare come un mantra che possa portarci ad un livello di coscienza tale da superare il vuoto metafisico per un’esperienza introspettiva in grado di andare oltre il suono. Un rituale sciamanico per generare il caos dandogli forma concreta, con cui cercare il fondo dell’animo umano.
(Sentient Ruin, 2022)
1. Wrath
2. The Creation of Hollow
3. Dead Bishop
4. Decadence Of Ascension
5. The Eternity Of Flesh. The Mortality Of The Soul
6. Cursed To Desire
7. The Invocation Of Flesh
8. Sati