Staccatisi come una costola dai The Ocean Collective, gli svizzeri Coilguns si erano formati con l’intenzione di divertirsi facendo cose semplici – vallo a capire cosa intendono per semplice – e veloci. Due anni fa, il loro ultimo album Millenials aveva ottenuto tanti apprezzamenti e i Coilguns ricevettero il meritato credito accompagnando in due tour europei KEN Mode e Cult Leader. Sul finire dell’anno scorso è uscito il nuovo Watchwinders, ancora per la label svizzera Hummus Records che, d’altro canto, è di uno di loro.
Watchwinders è un laboratorio continuo, dagli esiti spiazzanti, avvincente, anche se non è detto che possa piacere nella sua interezza e in ogni sua soluzione. A quell’hardcore caotico intriso di math e noise, i Coilguns infatti aggiungono delle suggestioni di maggior carattere e coraggio, sicuramente i momenti più rischiosi e sperimentali dell’album. Un’intro camuffata da canzone che strizza l’occhio al punk svedese e al garage, una litania distorta che spezza il terribile susseguirsi di manate o il malato solo voce e chitarra. Tutti episodi che, è innegabile, fanno parte del loro DNA, al punto che queste suggestioni trasversali non vengono usati come semplici morfemi da usare come variatio nelle strutture dei loro brani ma si fanno canzoni vere e proprie. Ibridi per natura, pure il lotto di brani dalla matrice più hardcore è contaminato da un’ispirazione versatile. Al punto che Watchwinders diventa un sorprendente percorso lungo il quale non si riesce a prevedere dove si andrà a parare, quali evoluzioni aspettarsi. Ad accompagnare questo piacevole ascolto, i riff tesi ed intensi del post-hardcore, strizzatine d’occhio ai nuovi paradigmi imposti dai Daughters, i tic della sezione ritmica, momenti allucinati e vagonate di idee.
Watchwinders è un lavoro nervoso e devastante, interpretato con gran carattere ed eleganza, un affascinante universo caotico. Se vi piace questa declinazione di hardcore, non perdetevelo.
(Hummus Records, 2019)
01. Shortcuts
02. Subculture Encryptors
03. Big Writer’s Block
04. Watchwinders
05. The Growing Block View
06. Manicheans
07. Prioress
08. The Morning Shower
09. A Mirror Bias
10. Urban Reserves
11. Broken Records
12. Periscope