Dopo un paio di EP usciti a cavallo tra il 2022 e il 2023 i britannici Copse decidono di dare alle stampe il primo full (che di fatto è una raccolta dei pezzi presenti nelle due uscite precedenti, più un intermezzo strumentale). Nulla di nuovo per chi già li dovesse conoscere, ma una buona occasione per chi si imbatte per la prima volta nella band per saggiarne le capacità. Post-black metal talvolta oscuro e feroce che lambisce le sponde del blackened hardcore, altre volte più portato a derive malinconiche e strumentali più canoniche per il genere, questo MMXXIV piace ma non aggiunge molto a quanto già detto e fatto negli anni in questo specifico ambito musicale. Che il quintetto di Bristol conosca la materia è un dato appurato, ma il tutto scorre sin troppo placido, non tanto sul lato delle ritmiche e delle cadenze quanto semmai sul versante emotivo dove i Nostri non riescono a dire la loro.
“Mondrem” e “New Despair”, prese rispettivamente dagli EP del 2022 e 2023, sono due canzoni interessanti nel crescendo, soprattutto la seconda, che forse si erge a momento più rappresentativo dell’intero lavoro. Merito forse di cadenze più ragionate e avvolgenti, e di un cantato pulito che, assieme alle atmosfere caliginose ricreate dalle sei corde, ci portano alla mente certe cose dei Devil Sold His Soul o dei The Elijah, con quel sapore quasi emo che aggiunge un quid in più al brano. Il brano è lungo ma non stanca, sa crescere in intensità esplodendo alla metà con una furia (post-) black metal che continua però a mantenere i collegamenti emotivi con la prima parte. È forse da una soluzione di questo tipo che i Nostri dovrebbero ripartire con il prossimo lavoro, una ricetta che ci è apparsa più incisiva e convincente.
Onesti musicisti i Copse, che mettono il cuore in quello che fanno ma che sono forse ancora un po’ acerbi, timidi nel cercare di osare un po’ di più per uscire dal sicuro laghetto del post-black metal più comune. Le doti ce l’hanno e lo dimostrano in questo MMXXIV, vanno pertanto tenuti d’occhio perché, con qualche aggiustatina, potrebbero davvero essere in grado di dire la loro in futuro.
(Church Road Records, 2024)
1. Mara
2. Mondrem
3. •
4. Old Belief
5. New Despair