Sgombriamo subito il campo da ogni tipo di equivoco. Questo di Cosey Fanni Tutti è un album che possiamo, anzi dobbiamo, inquadrare come un atto politico/reazionario. È così da sempre quando si tratta di Cosey. È la sua storia a parlare per lei. Christine Carol Newby (1951), in arte Cosey Fanni Tutti, continua nel suo percorso di sperimentazione, iniziato negli anni Settanta coi Throbbing Gristle, e proseguito, poi, negli anni a venire con altre incarnazioni, tra cui il duo post TG, Chris & Cosey su tutte. Per quasi sessant’anni, grazie anche ad un approccio multidisciplinare, Cosey Fanni Tutti è stata all’avanguardia nell’arte, sfidando i dogmatismi sociali e cercando di abbattere i confini, grazie ad una vitalità che non ha mai nascosto. “La mia vita è la mia arte, la mia arte è la mia vita” ha sempre ripetuto, e ance questo ultimo album va esattamente in quella direzione.
Meditativo, in parte intimista, 2t2 è un disco che diventa espressione di resistenza in un mondo tecnologico, e che ci invita a lasciare il corpo, parte materiale inattiva, per proseguire nell’esplorazione della mente. Quella di Cosey è una spinta che deve portarci a ragionare sull’idea di dover, necessariamente, mettere in discussione tutto quanto, dentro e fuori di noi, e che parte dal nostro intimo, dalle emozioni più crude della vita. Un album che non ha problemi a farci entrare nell’idea che ciò che mascheriamo ai più, come la nostra vulnerabilità, sia invece un qualcosa su cui costruire. Come, tra le altre cose, per l’elaborazione del lutto: non conta e non serve restare a pensare a ciò che si è concluso, restare in disparte ad aspettare un qualcosa che non accadrà non porta da nessuna parte. Meno caotico di quanto avremmo potuto pensare, 2t2 ha però una sua decisa intensità che si manifesta in netta opposizione a quel fastidio auricolare, ricco di sperimentazioni ostinate, rudi, che rispecchiavano i paesaggi industriali in cui era cresciuta. Andando nel dettaglio crediamo di poter riassumere l’album come diviso in due anime, separate ma convergenti. Una prima, che apre il campo, più dinamica e dirompente, ed una seconda, meditativa e di contemplazione che la completa, in un tutt’uno definito. Sono soltanto 40 minuti, ma sono tra i 40 minuti meglio spesi degli ultimi mesi senza ombra di dubbio. Nove tracce con cui Cosey sfida il mondo contemporaneo, mantenendo inalterato il suo credo reazionario, grazie a un disco elettronico meravigliosamente tinto di oscurità caldamente glaciali.
Non è più la Cosey che sputava in faccia al pubblico il suo disprezzo per le norme sociali, mirando all distruzione del perbenismo, ma una sua versione moderna, meno irruente, ma sempre assolutamente a fuoco, orchestrata con tutta quella tecnologia che, per una volta, diventa amica.
(Conspiracy International, 2025)
1. Curæ
2. To Be
3. Stound
4. Never The Same
5. Stolen Time
6. Respair
7. Threnody
8. Sonance
9. Limbic