I tedeschi Cytotoxin, attivi dal 2010, sono da annoverare fra quelle band di grande talento e capacità compositiva che ha saputo mettere in atto una rapida crescita e maturazione all’interno del panorama death/brutal tecnico. Con la pubblicazione del quarto album intitolato Nuklearth i ragazzi di Chintz si apprestano a sbaragliare una concorrenza sempre più agguerrita in questi anni, confermandosi tra le migliori band del roster Unique Leader Records.
Nuklearth è un disco variegato e ben confezionato, all’interno del quale i Cytotoxin hanno dato sfogo alla loro vena compositiva, mescolando alla perfezione parti incalzanti e tiratissime a melodie azzeccate e rallentamenti groovy che strizzano l’occhio al brutal death di matrice più moderna. “Atomb” delizia immediatamente i padiglioni auricolari dell’ascoltatore grazie al suo piglio energico; cambi di tempo repentini, riff vorticosi e blast beat incalzanti la fanno da padroni intessendo trame dall’alto tasso tecnico, pur rimanendo fruibili ed immediate, “Lupus Aurora” viene caratterizzata dall’utilizzo di certe atmosfere care all’old school death di matrice europea/scandinava, parliamo comunque di un pezzo veloce e scalpitante che si differenzia dalla prima traccia per la presenza di un mid tempo evocativo posto sapientemente a metà del brano, con “Dominus” incapperemo in una canzone massiccia e cadenzata, arricchita da melodie infuse nell’amalgama del songwrting in grado di corroborare le parti più muscolose e coadiuvarsi con i passaggi più agili, giunti a “Soul Harvester” in nostri si divertiranno a spaziare sul confine tra death metal e brutal death metal strizzando l’occhio ai Dying Fetus pestando duro e piazzando sul finale dei rallentamenti spezzacollo. Sul finale troveremo la title-track, brano dinamico, ricco di melodie ficcanti e assoli, il più articolato dei quali si piazza verso la conclusione della traccia quasi a voler conferire un taglio teatrale all’album. L’ultima traccia, completamente strumentale, è intitolata “Mors Temporis” e ci delizierà con una melodia pacata e malinconica in stile post apocalittico condita dal rumore tipico emesso dal contatore geiger per dare quel tocco a là “S.T.A.L.K.E.R.” che ha da sempre caratterizzato i Cytotoxin.
Possiamo dunque ritenerci ampiamente soddisfatti da Nuklearth ennesima dimostrazione della validità e dello stato di salute di cui godono Cytotoxin, i death metaller teutonici sanno il fatto loro e hanno dimostrato un’ottima attitudine anche in sede live, non resta quindi che tuffarci nell’ascolto della loro ultima fatica e godersi le atmosfere da disastro nucleare.
(Unique Leader Records, 2020)
1. Atomb
2. Lupus Aurora
3. Uran Breath
4. Dominus
5. Drown in Havoc
6. Soul Harvester
7. Coast of Lies
8. Quarantine Fortress
9. Dead Zone Anthem
10. Nuklearth
11. Mors Temporis