I Darius vengono dalla Svizzera e sono fautori di un post-rock grezzo ed emozionale. A tre anni di distanza dall’album precedente escono tramite Cold Smoke Records e Czar of Revelations con Clôture, un EP di quattro tracce, ben più a fuoco dell’esordio.
Il lavoro ha due anime ben distinte: l’iniziale “Glaucal” punta più sul lato cinetico della band con power chord e ritmiche serrate. Il combo ha in essere la bellezza di tre chitarre che vengono sapientemente utilizzate per intrecci ritmici e melodici, mentre la sezione ritmica, senza strafare, mantiene solidamente il tutto. “Charlotte” ha un animo più struggente: gioca su melodie che sfociano in un wall of sound davvero memorabile. “Pipistolet”, nella sua breve durata pare un potente intermezzo che traghetta nella finale “Trace” colma di umori ed epicità.
Il suono della band è il suo vero punto di forza. Il combo suona potente senza scimmiottare passaggi tipici del post-metal: il genere potrebbe definirsi una sorta di versione lo-fi e cattiva del post-rock più classico. La registrazione in presa diretta e il missaggio su nastro fatto da Louis Jucker valorizzano quanto appena detto. Un ascolto davvero raccomandato.
(Cold Smoke Records, Czar of Revelations, 2018)
1. Glaucal
2. Charlotte
3. Pipistolet
4. Trace