A volte penso che ci sia solo un enorme e giustificato motivo per cui è nato il doom metal, quello condito di stoner, ossia dare vita a immagini sonore che ti facciano sentire solo e disperso in una foresta abitata da streghe, le streghe quelle belle, quelle terrificanti che si vedono in un bellissimo film come The VVitch o nella famosa incisione di Albrecht Dürer chiamata semplicemente “Strega”. I Deathbell fanno proprio questo, anche se con una spiccata melodia malinconica a condire questa visione così affascinante.
A Nocturnal Crossing giunge a quattro anni di distanza dal bellissimo (e tra l’altro decisamente più rappresentativo del tipo di evocazione immaginifica descritta sopra) With The Beyond con rinnovato spirito e potenziamento dei mezzi per dare vita a una musica altissima che non si risparmia in nessun caso. Questo album è così pregno di sensazioni che lo si può quasi toccare; il sound, la scrittura e le voci sono tutte sull’orlo di un precipizio in cui tutto ha fine o sul picco della cima più alta da cui spiccare un salto verso l’infinito. È vero, è strano tutto questo, ma è così evocativa questa musica che il concetto di “musica” passa in secondo piano, questa non è più musica, queste sono le parole di un’entità che ti parla, che ti suggerisce. Basta ascoltare brani come “Silent She Comes” e “The Ladder” per tuffarsi con il corpo, lo spirito e la fantasia in un mondo magico e basterebbe un pezzo con tutta quella concitazione vocale che è “Shifting Sands” a capire quanto può essere tragicamente romantica la figura stregonesca. La cadenza dei brani è la medesima delle palpitazioni di quando si è pronti a morire, ma non si è certi se sarà spiacevole. Le chitarre sono aperte e strillanti, la batteria è viva e pantagruelica… tutto qua dentro è enorme, di dimensioni colossali e piove addosso come una frana di cui non è possibile fermarne la caduta.
Sono costretto a chiedere scusa a chi mi legge per questa descrizione così astratta di quello che per alcuni potrebbe essere solamente un disco di musica, ma così non è, non se tale musica fa affiorare l’immaginazione di un ascoltatore sensibile a certe sonorità e tematiche. A Nocturnal Crossing è un bellissimo album in cui gli strumenti raccontano e dipingono una storia e un luogo. E allora dai… il 2022 parte molto bene sul fronte doom.
(Svart Records, 2022)
1. The Stronghold And The Archer
2. Devoured On The Peak
3. The Ladder
4. Silent She Comes
5. Shifting Sands
6. A Nocturnal Crossing
8.0