La carriera dei romani Devangelic prosegue fulgida ed inarrestabile, e dopo circa un paio d’anni dal precedente Phlegethon approda sugli scaffali il nuovo disco intitolato Ersetu. E’ interessante vedere come nel corso degli anni i Devangelic abbiano subito un rapida evoluzione, complice il fatto che ogni singolo membro della band proviene da realtà rodate e possiede un ampio bagaglio d’esperienza. Se il primo disco Resurrection Denied era principalmente debitore alla scuola brutal a stelle e strisce, i successivi sono andati via via affinando e personalizzando la propria proposta musicale giungendo oggi ad una forma tecnicamente solida e dal songwriting maturo.
Con “Swarm of Serpent” si aprono le danze e si viene accolti da alcuni riff piuttosto melodici, dal taglio quasi arabeggiante, che fungono da apripista alla furiosa aggressione sonora che arriverà successivamente, in generale i nostri puntano sugli up-tempo e su ritmiche incalzanti, rimanendo piuttosto fedeli agli stilemi del brutal death più oltranzista, in brani come “Eyes of Abzû” e “Sigils of Fallen Abominations” balza all’orecchio un avvicinamento a certe sonorità care ai Nile, altra caratteristica che porta questo disco a distanziarsi parzialmente dallo stile evidenziato agli esordi dei Devangelic. In “Cryptic Resurrection” troveremo uno dei brani più violenti e diretti del lotto, atto ad annichilire l’ascoltatore in un tripudio di blast beat, monolitici riff velocissimi e bordate di basso telluriche. La mezz’ora circa di Ersetu scorre fluida, mantenendo sempre alta l’attenzione dell’ascoltatore grazie ad un’ottima perizia strumentale e ad un buon songwriting. Non è certo un album fruibile per tutti, ma infondo sempre di extreme metal stiamo parlando, quindi è giusto che sia così.
Ersetu è indubbiamente un disco monolitico ben confezionato, che delizierà il palato degli amanti del brutal death metal. Seppur con una veste in parte rinnovata i Devangelic rimangono fedeli ad uno stile incalzante ed oltranzista andando a riconfermarsi tra le migliori realtà brutal del Belpaese. Considerando il ritiro dalle scene degli iconici Septycal Gorge, non possiamo che essere sollevati.
(Willowtip Records, 2020)
1. Swarm of Serpents
2. Upon the Wrath of Divinities
3. Eyes of Abzû
4. Subterranean Revelations
5. Embalmed in Visceral Fluids
6. Throne of Larvae
7. Vomiting the Infected
8. Sigils of Fallen Abominations
9. Cryptic Resurrection