Dei Dissolve Patterns non si sa molto: sappiamo che sono belgi e che sono partiti come un duo batteria-chitarra/basso, per poi inserire la seconda chitarra e, udite udite, un violoncello. È proprio quest’ultimo strumento che ha portato grande novità e freschezza al suono della band, allargandone la visione e le prospettive. Sebbene il progetto infatti affondi le sue radici culturali e tecniche nel black metal, l’intento era quello di fonderlo con il dark jazz, con la musica sperimentale e perché no, con un certo gusto per il progressive. La band trova infine la sua casa nella genovese Brucia Records e dà alla luce il suo debutto, omonimo, nel 2022.
Ho detto “progressive” per un motivo: tutto nei Dissolve Patterns sembra orientato ad avere una naturale crescita ed avanzamento. Infatti, i cinque tasselli che compongono il disco non hanno di fatto un nome, ma costituiscono un unicum fatto di atmosfere plumbee, grigie e malinconiche, che crescono e si muovono sinuosamente per dare all’ascoltare l’impressione di essersi perso in un labirinto. Le chitarre non sono eccessivamente preponderanti e aggressive ma si livellano sapientemente col violoncello, ricordando come mood gli Oranssi Pazuzu più melodici. L’aspetto che si potrebbe ancora migliorare, se volessimo approfondire molto, è il modo in cui la voce si amalgama con la musica. Se infatti le chitarre e il violoncello, come detto, danzano benissimo insieme e si mescolano egregiamente, la voce appare un po’ slegata, anche se la rabbia e lo straniamento che si prefigge di incutere nell’ascoltatore vanno decisamente a segno. Il disco scorre nella sua totalità davvero bene, alternando momenti più atmosferici (come la strumentale “-“) a movimenti decadenti, oscuri ed eccentrici allo stesso tempo.
L’esordio dei Dissolve Patterns quindi è inequivocabilmente di buona fattura, e offre buone prospettive. La proposta dei belgi è violenta e sofisticata, onesta e probabilmente non ancora matura, ma questo è un bene in quanto non possiamo prevederne le evoluzioni. Questo primo capitolo della loro storia è sincerissimo e può essere goduto da chi ama il black metal tanto quanto da chi ha una naturale propensione alla psichedelia o all’avantgarde.
(Brucia Records, 2022)
1. I
2. II
3. –
4. III
5. IIII