(Nuclear Winter Records, 2012)
1. Stabwound Invocation
2. Feeding Hell’s Furnace
3. A World in Ashes
4. Mutilated Offerings
5. Lustmörder
6. Horde of Leviathan
7. Gravescape
8. Cryptic Consecrations
9. No Absolution
Fondati nel 1993 a Seattle, i Drawn and Quartered rientrano a pieno titolo tra le band fondamentali della scena death metal statunitense. Purtroppo però, nel corso del tempo hanno sempre raccolto meno di quello che avevano seminato, vivendo spesso nell’ombra dei colleghi più blasonati.
Ci troviamo circa nella seconda metà del 2012 e il trio statunitense è giunto al ragguardevole traguardo del sesto disco in studio. Gli anni passano ma i Nostri non sembrano minimamente accusare le fatiche dell’età che avanza, tutt’altro, continuano a proporre materiale di ottima fattura e a picchiare come fabbri. Feeding Hell’s Furnace porta orgogliosamente alto lo stendardo del death metal di vecchia scuola, legato ad atmosfere infernali e mefistofeliche: concentrandoci sui contenuti, risaltano brani come la title-track, “Horde of Leviathan” o l’oppressiva “No Absolution”, brano ferale e tritacarne, che pare voler trascinare l’ascoltatore negli abissi della perdizione. Degna di nota anche la monumentale “Cryptic Consecrations” brano distruttivo, infarcito di mid-tempos da brivido e riff assatanati. Il songwriting, marcio e crudo al punto giusto, si dimostra un esempio della perfetta sinergia fra brutalità ed atmosfera sinistra, il tutto supportato da una produzione palustre quanto basta ed una preparazione tecnica di prim’ordine. Per tutta la durata del platter non si assiste mai a cali di ispirazione o di prestazioni da parte di una band che procede a testa bassa nella sua discesa attraverso i gironi dell’inferno. Nonostante i quasi vent’anni di carriera, i Drawn and Quartered non hanno mai cercato di mutare il proprio sound o introdurre modernismi vari, questo non per mancanza di estro e voglia di fare, ma per una devozione “dannata” e totale al death metal più grezzo e oltranzista.
Se credete ancora nel verbo dell’old-school e siete affamati di sonorità alla Immolation, non dovete in alcun modo lasciarvi sfuggire questo validissimo prodotto. Per tutti gli altri “extreme metallers”, date comunque un ascolto a Feeding Hell’s Furnace, non ne rimarrete affatto delusi.
7.5