Il percorso di una band come i Dreadnought è, come si suole dire, irto di ostacoli e difficoltà. Lo è certamente perché la band di Denver si colloca in un crocevia di generi molto inflazionato, ma soprattutto perché il pubblico metal ha dimostrato più volte resistenza alle voci femminili, seppur con qualche notevole eccezione. Laddove si decidesse di lasciarsi andare e superare questi futili pregiudizi, ci si renderebbe conto che la carriera del quartetto americano non è proprio breve, anzi: i nostri sono arrivati al quinto disco, seppur rimanendo fuori dai grandi riflettori. Ma non stiamo certamente parlando di musicisti agli esordi.
Il quinto disco in questione è The Endless, ed è probabilmente l’evoluzione migliore che la band potesse avere. Questa considerazione nasce dal fatto che è l’album dei Dreadnought in cui si amalgamano meglio tutte le loro influenze, ovvero il black metal, il doom, il folk, la classica e il post-rock (in maniera preponderante), condensando tutto in un qualcosa che si può facilmente etichettare come musica progressiva. Come per i precedenti lavori della band (ma qui ancora di più) le atmosfere sono alla base della proposta, in particolare con The Endless si sono riuscite a creare delle atmosfere ancora più malinconiche ed eteree, che fanno da contorno ad uno scenario irreale in cui solo un essere umano è spettatore di un disastro imminente o, viceversa, è l’unico sopravvissuto alla collisione tra mondi e dimensioni, come l’eccezionale copertina dipinge. A raccontarci questo viaggio sono i continui duetti tra le due cantanti Kelly Schilling e Lauren Vieira, in perenne alternanza tra voce pulita e scream. La prestazione delle due è decisamente maiuscola, variegata e ben fusa con il resto degli strumenti, sia nei momenti più pesanti e squisitamente metal sia in quelli più meditativi. In particolare si segnalano “Worlds Break” (uno dei pezzi migliori) o “Gears Of Violent Endurance”, più dura e incisiva.
Non male insomma per una band che non ha mai neanche cambiato formazione. Sembra una sciocchezza ma ci può dire molto sugli intenti dei Dreadnought, molto impegnati a migliorarsi ed evolversi in qualcosa di migliore. Per adesso la loro carriera è in ascesa assoluta, quindi possiamo letteralmente aspettarci di tutto: una svolta gothic, qualcosa di ancora più atmosferico o, perché no, un grosso concept sulle forze della natura. Quello che verrà verrà; per il momento godiamoci questo The Endless, che è già davvero tanto.
(Profound Lore Records, 2022)
1. Worlds Break
2. Midnight Moon
3. The Endless
4. Liminal Veil
5. Gears Of Violent Endurance
6. The Paradigm Mirror