Secondo album per i Duel, quartetto americano (Austin, Texas) in rampa di lancio che non bada a sperimentazioni, preferendo piuttosto concentrarsi su ciò che sa fare meglio, ossia pestare duro. Nati abbastanza di recente, i quattro pazzi con questo Witchbanger si confermano ottimi compositori di stoner/rock’n’roll ad altissimo voltaggio, una sorta di Clutch incrociati con i Motorhead.
Basta il riff rock’n’roll/blues dell’opener “Devil” per mettere le cose in chiaro. Le chitarre sono indiavolate, sempre in bilico tra potenza stoner ed immediatezza rock e quasi sempre veloci e dirette, accompagnate da una sezione ritmica sempre devastante e precisa. La voce è maschia, roca e sfacciata, da vecchio bucaniere, sia nelle tracce più ignoranti, come l’energetica “Astro Gipsy” o la micidiale “Heart of the Sun”, che nei pezzi dove prevale l’anima blues; un blues che fa capolino molto spesso e che esplode soprattutto nei brani più lenti (l’epica “The Snake Queen”) e che viene valorizzato tantissimo dalla produzione sporca e marcia, ovviamente nel senso buono. Solo un paio di brani risultano meno riusciti, ma il muscoloso finale (“Tigers and Rainbows”), disperso tra parti strumentali più muscolose e assolo psichedelici nella lenta parte conclusiva del brano, risolleva le quotazioni di un lavoro davvero ispirato, semplice ed efficace.
Witchbanger piacerà a tutti gli amanti della buona musica: un sano concentrato di quel rock’n’roll che fa scapocciare dalla prima all’ultima nota. In due parole: disco killer!
(Heavy Psych Sounds, 2017)
1.Devil
2.Witchbanger
3.The Snake Queen
4.Astro Gypsy
5.Heart Of The Sun
6.Bed Of Nails
7.Cat’s Eye
8.Tigers And Rainbows